Dopo 60 anni il video del grande incendio al giacimento di Bordolano: un mese di fiamme altissime e cittadini allontanati

Sopra, le riprese del 1952
Il video di un episodio drammatico della storia cremonese, capace di guadagnarsi la copertina della Domenica del Corriere, è ora facilmente accessibile al pubblico grazie all’archivio storico Luce e al trasferimento di molti dei suoi documenti sul canale ufficiale ospitato da Youtube. Stiamo parlando del grande incendio che interessò nel 1952 il pozzo del giacimento sotterraneo di metano di Bordolano.
IL MEGAIMPIANTO PER IL GAS
ORA IN COSTRUZIONE
E LA BATTAGLIA DEI COMITATI AMBIENTALISTI
Proprio lì, adesso, la Stogit sta costruendo un megaimpianto per lo stoccaggio del gas. Tempi lontani, ora nuove tecnologie, l’azienda (controllata da Snam-Eni) continua a ripetere: massima sicurezza e impatto sul territorio prossimo allo zero. Comitati di cittadini e ambientalisti stanno però continuando la loro battaglia di opposizione, tra carte bollate e incontri pubblici.
LE FIAMME DEL 1952 VISIBILI A DECINE DI CHILOMETRI:
“PEGGIO CHE UN VULCANO IN ERUZIONE”
Le altissime fiamme furono riprese a quel tempo dalla Settimana Incom, importante cinegiornale del dopoguerra dell’Industria cortometraggi Milano. Il fatto destò grande preoccupazione ed ebbe rilevanza nazionale. Il fuoco era visibile a decine e decine di chilometri di distanza. Per spegnerlo, quasi un mese di operazioni. “Peggio che un vulcano in eruzione il famoso pozzo metanifero numero due”, inizia così la descrizione della vicenda nel video che oggi ha più di sessant’anni.
LA DOMENICA DEL CORRIERE DI ALLORA:
“IL FUOCO SPENTO COL FUOCO”
L’incendio fu domato dopo circa tre settimane dal suo inizio. Queste le parole della Domenica del Corriere del 27 aprile 1952: “Il fuoco spento col fuoco. Sotto la direzione di un tecnico americano specializzato, Michael Myron Kinley, è stato stroncato, per mezzo di una carica di tritolo fatta esplodere a filo del terreno, il pauroso incendio del pozzo di metano a Bordolano (Cremona) che da venticinque giorni proiettava al cielo una tonante fiamma alta circa cento metri”. La vicenda fu disegnata sul settimanale dal celebre illustratore Walter Molino.
L’ALLONTANAMENTO DEI CITTADINI E L’ESPLOSIONE FINALE
Nella “pellicola” adesso disponibile online (e datata 23/04/52) scorrono le immagini della sciagura. Uomini al lavoro (“portare esplosivo presso l’incendio sembra pazzia, e invece è l’unico rimedio”), allontanamento dei cittadini e, infine, l’esplosione finale, risolutiva grazie allo spostamento d’aria e di terra.
Michele Ferro
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