Turisti, in un anno calo del 10% Il capoluogo tiene ma crollano gli arrivi degli stranieri
Aumentano e migliorano nettamente in qualità i posti letto nelle strutture ricettive cremonesi, ma diminuisce il numero di turisti, non tanto a livello di capoluogo, ma di intero territorio. E’ quanto emerge dall’ultima rilevazione dei flussi turistici effettuata dall’amministrazione provinciale, focalizzata sul confronto 2011-2012 ma che per alcuni aspetti estende il raffronto anche agli anni precedenti. Le 51 pagine del lavoro realizzato da Michela Dusi dell’Ufficio Statistica sono ricche di dati che mostrano luci ed ombre di un settore visto da molti come base di partenza per un rilancio dell’economia provinciale.
L’OFFERTA DI POSTI LETTO. Negli ultimi cinque anni le strutture ricettive provinciali sono aumentate di 38 unità e solo nell’ultimo anno sono aumentate di 16 unità. Complessivamente sono aumentati gli alberghi a 2, 3 e 4 stelle mentre sono diminuiti quelli ad 1 stella, così come sono aumentati gli agriturismi (+7), i Bed & Breakfast (+17) e gli alloggi in affitto (+12). Nel 2011 sono nati anche 2 ostelli ed una Residenza turistico alberghiera.Parallelamente sono aumentati anche i posti letto disponibili, di circa 400 unità: in particolare si è avuto un aumento negli alberghi a 4 stelle (+114) e negli agriturismi (+143). Nel capoluogo, la riapertura del Continental ha giocato un ruolo decisivo.
NEL 2012 CALO DI ARRIVI DEL 10% RISPETTO AL 2011. IL CAPOLUOGO REGGE, MALE CREMA. Nel 2012 i clienti italiani e stranieri ospitati nelle varie categorie, in tutta la provincia, sono stati 176.767 ed i pernottamenti 364.718. Un calo del 10% rispetto al 2011 (si sfiorarono i 200.000 arrivi). In particolare nell’ultimo anno i clienti italiani sono diminuiti dell’11% ed i clienti stranieri del 7%.Anche i pernottamenti sono diminuiti: 364.718 nel 2012, l’8% in meno rispetto al 2011. Il 71% dei pernottamenti si riferisce a cittadini italiani ed il 29% a cittadini stranieri.
Se si restringe il cerchio al solo capoluogo, nel 2012 ci sono stati 56.985 arrivi, il 32% del totale provinciale, con una divisione meno netta tra italiani e stranieri: 59% i primi e 41% i secondi. Rispetto al 2011 la diminuzione è stata praticamente impercettibile, solo 622 unità in meno. Da notare che questa diminuzione è imputabile soltanto ai turisti stranieri, diminuiti dell’11%, mentre quelli italiani sono aumentati dell’8%.
Nonostante la crisi, nell’ultimo anno si è registrato un aumento del numero di notti passate nel capoluogo: +8%, da 108.947 a 117.588.
Gli stranieri che hanno pernottato nella città di Cremona provengono per lo più dalla Germania (15%) e dalla Francia (15%), seguono la Svizzera (7%), l’Austria (6%) e la Spagna (5%).
Nella seconda città della provincia, Crema, il calo degli arrivi nel 2012 è stato più drammatico, meno 17%, con un crollo dei turisti italiani del 22% e un più contenuto calo dell’8% per gli stranieri. Parallelamente, è sceso del 20% anche il numero dei pernottamenti a Crema.
DA DOVE ARRIVANO I TURISTI. Il 75% dei clienti registrati nelle strutture ricettive provinciali nell’anno 2012 è di nazionalità italiana e proviene per lo più dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna; il 25% dei clienti è invece di nazionalità straniera: Germania (15%, ossia 6.618 persone); Francia (12%, pari a 5.462 presenze); terzo Paese più rappresentato è la Romania (8%, con 3.420 persone). I dati fanno riflettere: il cremonese risulta attrattivo quasi esclusivamente per i lombardi e per le due regioni confinanti, Emilia e Veneto, mentre non rientra quasi per nulla tra gli interessi dei viaggiatori di lungo raggio. Nonostante gli sforzi che si sono fatti per invogliare gli operatori turistici a includere la città del Torrazzo in pacchetti “ad hoc”, molto resta da fare. Quanto alle presenze straniere, i dati mostrano che il ricco turismo anglosassone conosce poco la nostra provincia: dal Regno Unito sono arrivate in un anno 2041 persone, dagli Stati Uniti 1572.
MASSIMO DI ARRIVI A MAGGIO, PERNOTTAMENTI A OTTOBRE. Il periodo di punta per gli arrivi in tutta la provincia è il mese di maggio 17.176) in concomitanza con gli eventi clou del capoluogo: “Festival Monteverdi”, “Motorock” e la “200 miglia di Cremona”. Il mese invece in cui si registrano più pernottamenti è ottobre (35.621), in concomitanza con la Fiera del bovino; seguono giugno, (Festival le corde dell’anima”; settembre con “Mondomusica” e Triennale, “Cremonantiquaria”; marzo (Bioenergy Italy) e aprile. In questi mesi arrivano circa 15 mila unità. Al contrario i mesi più fiacchi sono agosto per gli arrivi (11.532) e gennaio per i pernottamenti (25.574).
Tra 2009 e 2012 sono aumentati giorni di permanenza in tutta la provincia: 1,88 la media nel primo anno; 2,06 nell’ultimo anno esaminato. ma se si guarda all’utilizzazione lorda dei posti letto (probabilità che ha il generico letto di una struttura di essere occupato da un cliente durante il periodo considerato) si nota che il 2012 è andato peggio dell’anno precedente: 26% contro il 30%.
g.b.
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