Feste e turismo

Falò del martedì grasso, a Pescarolo grande partecipazione

Foto: Laura Bosio

Grande successo martedì sera per il tradizionale falò in piazza di Pescarolo, manifestazione ormai storica per il paesino del Cremonese, che vanta una tradizione pluricentenaria: questa era infatti la 349esima edizione di un appuntamento che per chi partecipa abitualmente è ormai imperdibile. Fulcro della serata sono i tre giri attorno al fuoco, parte integrante della tradizione, accompagnati dai canti intonati dal gruppo “Amici del Falò”, che organizzano l’iniziativa. La catasta di legna, con al centro una pianta (che però non viene bruciata), è stata accesa, come sempre, intorno alle 20 nell’ampio spazio di piazza Garibaldi, di fronte alla chiesa.
L’origine di questa celebrazione quasi rituale è davvero antica. Anzi, è forse una delle più antiche sopravvissute nel nostro territorio. Il tutto parte dal secolare rito del martedì grasso, evento molto sentito dagli abitanti di Pescarolo ed Uniti. Tutto inizia al mattino del lunedì con lo sradicamento di una quercia fuori dal paese e il suo trasporto fino al centro della piazza del paese, dove viene issata e circondata da decine di cataste di legno. Quindi nella serata del martedì si accende il falò.

Una tradizione che ricorda un momento molto difficile della storia di Pescarolo e dell’Italia del ‘600: la peste. Uno dei principali rimedi al diffondersi della malattia era infatti bruciare tutto quello che poteva risultare infetto. Nacque da lì la tradizione dei falò, che nel paese di Pescarolo è sopravvissuta sino ad oggi.

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