Nel 2015 a Cremona grande manifestazione per sfruttare l'Expo
Mantova predisporrà, per l’Expo 2015, un padiglione galleggiante su uno dei suoi laghi, inserendo una linea di desiderio decentrata per richiamare i visitatori della grande iniziativa meneghina sull’alimentazione del mondo. Da parte sua, la città di Cremona, capitale storica del settore agro-alimentare della Valle Padana, non potrà esimersi dal recitare un ruolo importante in questa partita. Essa non ha e non avrà per l’occasione padiglioni sull’acqua da mettere a disposizione degli operatori economici o dei turisti interessati, ma essa ha la rilevante struttura e la prestigiosa tradizione consolidata della Fiera Internazionale del bovino da latte. Una Fiera questa che si realizza solitamente in autunno, in un tempo che coincide con la parte terminale dell’Expo. Si tratta ora di pensare se non sia il caso di mettere in campo, in area Fiera, un’altra manifestazione anticipata e straordinaria di tutta la filiera alimentare di Cremona nella primavera del 2015. Una manifestazione accompagnata dalla documentazione del lavoro secolare di bonifica e di gestione delle acque della terra posta fra l’Adda, l’Oglio ed il Po, i tre fiumi che contornano un’area irrigua resa fertile dal lavoro diuturno di una ruralità d’eccellenza. Una manifestazione, quella di Cremona Expo 2015, che potrebbe essere rivolta soprattutto ai paesi in via di sviluppo per i quali la cultura agraria cremonese ed il suo indotto possono fare scuola ed essere occasione di stimolanti rapporti nel campo del sapere e dell’economia alimentare. Per l’occasione tutti i comparti produttivi di Cremona, il terziario, il commercio e l’artigianato potrebbero essere chiamati a cooperare su una stessa direttrice comune, basata sulla coerenza di un’unica strategia promozionale per la città e delle sue risorse storiche ed artistiche e del suo ambiente naturale. Per l’occasione Cremona, figlia del Po, potrebbe e dovrebbe presentarsi come una città unita, una città centro dei bisogni e dei sogni della contemporaneità, e come sempre piccola capitale d’Europa, produttrice di cose concrete.
Identificandosi in questa filosofia di fondo, ossia di sollecitare la promozione di progetti da condividere, è stata accolta con favore la candidatura di Paola Maria Capelli, impiegata presso un’impresa edile e grande cultrice del fascino del Po, un fiume nel quale si specchia la storia della città di ieri, di oggi e di domani.
Agostino Melega
Cremona Libera con Zagni
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