La Provincia stringe i cordoni della borsa per il 2016. Patto di stabilità sotto i 9 milioni
La Provincia continua a stringere i cordoni della borsa per quanto riguarda la gestione finanziaria dell'ente per l'anno 2016. Tagli a tutte le spese. Saranno possibili solo quelle urgenti e non differibili.
di LaBos
La Provincia continua a stringere i cordoni della borsa. Dopo aver approvato con grande fatica il bilancio 2015, il Consiglio provinciale fornisce indicazioni molto precise e restrittive per quanto riguarda la gestione finanziaria dell’ente per l’anno 2016, a cui i dirigenti ed i responsabili dei servizi sono tenuti ad attenersi per l’assunzione di atti di spesa che impegnino il bilancio oltre il 31 dicembre 2015.
Innanzitutto sino all’approvazione del bilancio 2016-2018, in via prudenziale, si potranno “assumere impegni di spesa nel limite massimo del 50% dell’importo 2015 assestato; in particolare per le spese di funzionamento (spese postali, manutenzione mezzi, pulizie, servizio Ced, manutenzione strade ed edifici) questo varrà sino alla definizione della legge di stabilità per il 2016, che permetterà di definire con precisione i limiti massimi di spesa 2016 a cui i settori dovranno scrupolosamente attenersi”.
Per quanto riguarda la spesa corrente, ci si dovrà limitare limitata “all’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge e a quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’Ente”. Si potranno pagare solo spese di personale, di residui passivi, di spese con fondo pluriennale vincolato, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse. In particolare, “per le sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi, devono essere assicurate le spese indispensabili ed indifferibili per il funzionamento minimo degli uffici al fine di garantire servizi e funzioni indispensabili, così come come stabilite come fondamentali dalla legge 56/2014, e funzioni confermate da Regione Lombardia con legge 19/2015, in attesa degli atti ufficiali di trasferimento delle funzioni e relativo personale in materia di agricoltura, caccia, pesca e forestazione”.
Sarà assolutamente vietato invece impegnare risorse provinciali per nuovi progetti, nuovi servizi, e nuove attività o iniziative con oneri anche parzialmente a carico dell’Ente, sia di parte corrente che in conto capitale. Inoltre “non è consentito nessun nuovo impegno nell’esercizio 2017 ad eccezione di quelli relativi a imposte e tasse, utenze e riscaldamento, fitti e canoni, spese di personale e rate mutui e tutte le spese necessarie per garantire un livello minimo di sicurezza di utilizzo dei beni provinciali”.
Cinghia stretta anche sui lavori pubblici, per i quali “nuove spese in conto capitale potranno essere impegnate solo se certificate, a cura del responsabile della spesa, di somma urgenza ovvero per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi ovvero in seguito all’accertamento di entrate in conto capitale derivanti da trasferimenti di altri Enti e vincolate a spese specifiche e ben definite, senza alcun onere a carico delle risorse proprie della Provincia, fatto salvo eventuali cofinanziamenti già dichiarati, la cui copertura economica dovrà essere reperita con priorità rispetto ad altre spese, nel rispetto della normativa relativa all’esercizio provvisorio”.
Infine i pagamenti in conto capitale dovranno risultare congrui con il raggiungimento dell’obiettivo di patto di stabilità, attualmente definito per l’anno 2016 e successivi in 8.975.000 euro.