Tribunale, pm e giudici onorari in sciopero per cinque giorni: stop dal 7 all'11 dicembre
Anche a Cremona, dal 7 all’11 dicembre, incroceranno le braccia i pubblici ministeri e i giudici onorari, rallentando inevitabilmente la macchina della giustizia sia nel settore penale che in quello civile.
Anche a Cremona, dal 7 all’11 dicembre, incroceranno le braccia i pubblici ministeri e i giudici onorari, rallentando inevitabilmente la macchina della giustizia sia nel settore penale che in quello civile. Fondamentale, infatti, è l’apporto della categoria per lo svolgimento di gran parte delle udienze. “Solo il lavoro svolto dai pm onorari – spiega Raimondo Orrù, vicepresidente di Feder. m. o. t (Federazione magistrati onorari di tribunale) – rappresenta il 72% di tutta l’attività definita dalle procure della Repubblica e pressoché il 100% delle udienze monocratiche”. A Cremona, i got e i vpo presiedono 9 udienze a settimana tra giudice di pace e monocratico. I magistrati onorari incrociano le braccia perché ritengono di essere vittime, da 12 anni, di un mancato aggiornamento dei loro compensi e addirittura – spiega la Feder. m. o. t – in una nota inviata alla presidenza del consiglio dei ministri e al Gaurdasigilli – di un taglio di 14 milioni dai relativi capitoli di bilancio. Il che, accusa Feder. m. o. t, significherebbe una diminuzione drastica del numero dei magistrati onorari con una conseguente diminuzione del numero dei processi. Inoltre la riforma presentata dal governo non riconosce la continuità dei mandati, sostiene Feder. m. o. t, per questo ogni anno chi lavora nella magistratura onoraria deve ricevere la proroga per poter lavorare per altri 12 mesi. Pesa poi la mancanza di ogni tutela relativa alla maternità, alla malattia e alla previdenza pensionistica: “Siamo di fronte ad un lavoro nero di stato”, accusa Orrù.