Cronaca

Sap, protesta per i poliziotti sospesi: cartoline a Mattarella

Approda anche a Cremona la protesta nazionale del Sap sulla vicenda dei poliziotti sospesi, che ha portato allo sciopero della fame del presidente del sindacato, Gianni Tonelli.

“La vicenda ha preoccupanti risvolti sulla libertà di stampa perché nasce dal servizio di Ballarò di alcune settimane fa nel quale alcuni colleghi di Roma hanno denunciato alcune carenze gravi” evidenzia Gianluca Epicoco. “Il giornalista ha trasmesso il servizio con i volti dei colleghi oscurati ma il Dipartimento ha fatto sequestrare le immagini direttamente all’emittente e non al giornalista che poteva invocare il segreto professionale per le fonti. Così i colleghi sono stati identificati, indagati alla Procura di Roma e sospesi dal servizio e rischiano il licenziamento”.

Una grave violazione della libertà di stampa, secondo il Sap, che giovedì scenderà il campo per distribuire delle cartoline a tutti i colleghi, chiedendo loro di spedirle al Capo dello Stato Sergio Mattarella, per fermare questa situazione. “Presidente, abbiamo bisogno di lei”, recita la scritta sulla cartolina. Al presidente, il sindacato ha mandato anche una lettera, chiedendo “che venga ripristinata la libertà di esternare alla cittadinanza la preoccupazione del Sindacato per tutta una serie di “tagli” alle Forze di Polizia che hanno debilitato l’intero apparato della Sicurezza Pubblica la cui operatività è oggi fortemente compromessa”. Un diritto che, secondo il sindacato, “è stato recentemente negato da una inaudita repressione che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha posto in essere nei confronti del Sindacato Autonomo di Polizia ignorando le sue istanze con sistematica premeditazione”.

“Le donne e gli uomini che tutti i giorni si prodigano per la sicurezza del nostro paese si trovano oggi, più di ieri, in serie difficoltà nello volgere giornalmente la loro professione” scrive il Sap. “Questa è la verità. Una verità che prima si è tentato di nascondere e che poi, quando è stata portata alla luce, è stata negata con argomentazioni artificiose ove non false”.

“La protesta va al di là della vicenda degli agenti sospesi” conclude il Sap. “La nostra è una battaglia per la brava gente che ha diritto alla sicurezza”

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