Cronaca

Il kosovaro espulso per jihad predica in italiano con video rivolti ai ragazzi

Kastrati e un'immagine tratta da uno dei video

Resim Kastrati, il kosovaro di Pozzaglio espulso prima dall’Italia e poi dalla Germania perché accusato di aver abbracciato l’ideologia jihadista, ora predica a distanza, in italiano, attraverso video diffusi via web. E’ protagonista di alcuni sermoni religiosi, indirizzati ad abitanti del nostro paese, che mirano a ravvivare la fede islamica in coloro che parlano l’italiano. Non vi sono contenuti violenti, ma il livello di attenzione degli investigatori che stanno monitorando il fenomeno, sia in polizia che nei carabinieri, è elevato.

Da fine novembre – quando è stato rimpatriato forzatamente dalla Germania, in cui era giunto attraverso le rotte balcaniche dei clandestini poche settimane dopo l’espulsione dall’Italia eseguita a gennaio 2015 – di Kastrati, 23 anni, si sono praticamente perse le tracce. Il sospetto è che si trovi ancora in Kosovo e si sia avvicinato ulteriormente al salafismo (movimento dell’Islam sunnita in cui si è sviluppata prepotentemente una corrente fondamentalista) proseguendo così su una strada che avrebbe percorso anche in Germania secondo quanto emerso nei mesi scorsi.

Kastrati
Un altro frame di una predica di Kastrati

E sembra proprio che sia stato girato in Germania uno di questi video. E’ del luglio scorso ma ancora circola in rete grazie alla diffusione avvenuta attraverso messaggi via social network. E’ un insistente invito a riabbracciare con forza la fede, a “tornare ad Allah”. Un messaggio rivolto, in particolare, ai giovani musulmani che parlano l’italiano. “Torniamo ad Allah con pentimento, andiamo verso il bene”, si sente nel video. “Non ascoltate coloro che seguono le passioni, coloro che seguono la brutta strada, coloro che vogliono che voi andiate in discoteca al posto di andare in moschea, coloro che seguono le passioni e vogliono costringervi su una china pericolosa”, prosegue in un altro passaggio. Più volte: “Torniamo ad Allah”. Non mancano riferimenti alla donna e alla cultura occidentale: “Tu, sorella che non hai il hijab (il velo islamico, ndr), metti il hijab, salva te stessa dagli sguardi delle persone immorali, salva il tuo corpo dalle fiamme dell’inferno”.

Non è l’unico video. E il video non è l’unico mezzo utilizzato per promuovere la fede islamica. In un’altra registrazione, anch’essa dell’estate del 2015 e presumibilmente realizzata in Germania, si parla dell’opposizione ai matrimoni omosessuali. Diversi, inoltre, sono i testi in cui si parla dell’importanza della fede e della preghiera, in italiano, realizzati o tradotti da Kastrati e pubblicati nel 2015 su siti internet che si occupano di religione islamica. Il kosovaro di Pozzaglio, espulso con l’accusa di aver abbracciato l’ideologia jihadista, pare proprio stia studiando da imam.

Michele Ferro

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