'Estremista da espellere' Kastrati, i controlli in Germania e i contatti tra gli islamici salafiti
di Michele Ferro
Sarebbe stato particolarmente attivo nella ricerca di contatti all’interno del panorama islamico salafita Resim Kastrati, il kosovaro 23enne di Pozzaglio – espulso a gennaio dall’Italia con l’accusa di aver abbracciato l’ideologia jihadista – che, come scritto ieri, è divenuto destinatario di un nuovo provvedimento di espulsione in Germania (vedi link in basso). E’ quindi nel mondo del salafismo, movimento dell’Islam sunnita in cui si è prepotentemente sviluppata una corrente fondamentalista, che Kastrati avrebbe cercato appoggi.
Giovedì è stato rimpatriato assieme ad altri 40 kosovari con un charter partito dall’aeroporto di Monaco dopo il “no” della Germania alla domanda di asilo, un diniego legato a sospetti di estremismo. Le autorità tedesche, in assenza di elementi sufficienti per un arresto, hanno deciso di intervenire preventivamente con un’espulsione. Kastrati, giunto nuovamente in territorio Ue grazie a un viaggio attraverso Serbia e Ungheria poche settimane dopo l’allontanamento da Pozzaglio e dall’Italia, sarebbe stato monitorato per settimane in Germania. Alla fine è stato rintracciato grazie a Facebook, bloccato in compagnia di connazionali ed espulso.
Risultano contatti fra Kastrati e il controverso imam tedesco Pierre Vogel. Quest’ultimo, ex pugile 37enne convertito all’Islam salafita, è conosciuto e al centro di polemiche in Germania per alcuni interventi radicali sulla supremazia dell’Islam, sebbene pubblicamente più volte schierato contro l’uso della violenza contro innocenti. Una fotografia in cui compaiono Kastrati e Vogel, insieme, sembra confermare questi contatti.