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Calcio: slittano a martedì le richieste di rinvio a giudizio. Sentito Marilungo

Slittano a martedì le richieste di rinvio a giudizio per gli imputati, una novantina, che non hanno chiesto il rito abbreviato o il patteggiamento. Sentito l’atalantino Guido Marilungo, che ha respinto ogni accusa. Martedì sarà anche la giornata di Antonio Conte.

Nella foto, da sinistra il procuratore di Martino, Guido Marilungo e il suo avvocato Pietro Siciliano

Slittano a domani le richieste di rinvio a giudizio da parte del procuratore Roberto di Martino per gli imputati, una novantina, che non hanno chiesto il rito abbreviato o il patteggiamento. Oggi, nella sesta udienza preliminare del maxi processo sul calcioscommesse, il pm ha completato la sua requisitoria trattando le posizioni degli ultimi venti imputati. Rischiano il processo personaggi come l’ex capitano atalantino Cristiano Doni, il laziale Stefano Mauri, l’allenatore dell’Udinese Stefano Colantuono, accusato di frode sportiva per un episodio di quando era all’Atalanta, e l’ex bomber della Nazionale Beppe Signori, che però è ancora in forse in quanto sembra intenzionato a chiedere il patteggiamento. E poi l’ex calciatore Stefano Bettarini e il cremonese Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese e del Benevento che  nella partita Cremonese-Paganese del 14 novembre del 2010 somministrò ai compagni di squadra un ansiolitico per condizionarne le prestazioni.

Oggi è stato sentito anche l’atalantino Guido Marilungo, difeso dall’avvocato Pietro Siciliano. Marilungo, che ha chiesto ed ottenuto di poter parlare, è uno dei sette imputati che ha scelto di essere processato con il rito abbreviato. Il calciatore ha respinto ogni accusa, ribadendo, così come aveva fatto durante il suo interrogatorio con il pm di Martino, di non essere mai stato al corrente di combine. Il suo coinvolgimento deriva da intercettazioni tra altri personaggi che avevano fatto il suo nome in riferimento all’incontro Ascoli-Atalanta. Gli intercettati avevano detto che se nell’incontro non avesse giocato Cristiano Doni sarebbe stato Marilungo a stringere la mano al capitano dell’Ascoli Vittorio Micolucci per sancire l’accordo. “Quella stretta di mano non c’è mai stata”, aveva spiegato a suo tempo il legale di Marilungo, che aveva aggiunto che chi aveva pronunciato quella frase intercettata, Marco Pirani, del gruppo degli scommettitori bolognesi, “era un soggetto totalmente sconosciuto a Marilungo”. Il coinvolgimento di Marilungo era stato escluso, nei suoi interrogatori, dallo stesso Doni.

Domani, nella settima udienza, oltre alle richieste di rinvio a giudizio, verranno trattati anche i riti abbreviati. Il pm chiederà le condanne, dopodichè la parola passerà alle parti civili. Oltre a Marilungo, i riti abbreviati sono stati chiesti dalle difese dell’allenatore della nazionale Antonio Conte, che deve rispondere della presunta combine di Albinoleffe-Siena del 29 maggio del 2011, di Angelo Alessio, il secondo di Conte quando era tecnico del Siena, Giorgio Veltroni, ex presidente dell’Alessandria, Ermanno Pieroni, direttore sportivo in B per due stagioni, Roberto Previtali, ex capitano dell’AlbinoLeffe, e Daniele Quadrini, ex difensore del Sassuolo.

Nel procedimento sul calcio scommesse, parti civili sono la Federazione Italiana Gioco Calcio e la Ficg Lega Pro, l’Associazione italiana calciatori, la Lega nazionale professionisti di serie B, la SKS365 Group, azienda attiva nel campo della comunicazione e del gioco online, e tutte le società di calcio che avevano fatto richiesta di costituirsi parte civile, compresa l’Atalanta contro l’ex capitano Cristiano Doni e contro il calciatore Guido Marilungo. La Ficg, invece, si è costituita contro tutti gli imputati, salvo Antonio Conte, il suo secondo Angelo Alessio e l’attuale allenatore dell’Udinese, prima all’Atalanta, Stefano Colantuono. Le parti civili sono state ammesse solo per le frodi sportive e non per i reati associativi, in quanto il giudice hritenuto che si tratti dello stesso danno.

Le arringhe dei difensori degli imputati processati con l’abbreviato sono previste per l’11 aprile, mentre dal 12 prenderanno la parola tutti gli altri difensori. Per stare nei tempi previsti, si dovranno trattare 18, 19 posizioni al giorno.

Il 21 aprile, termine previsto del processo, ci saranno le sentenze dei riti abbreviati, le definizioni dei 25 patteggiamenti e i rinvii a giudizio, oppure i proscioglimenti. Il giudice Pierpaolo Beluzzi dovrà anche decidere sulla trentina di richieste di spostamento del processo per incompetenza territoriale avanzate dai difensori nel corso della prima udienza. Se le udienze non saranno sufficienti, sono già state indicate altre due date finali: il 9 e il 10 maggio.

Durante la scorsa udienza, il pm di Martino, nella sua requisitoria, si era concentrato in modo particolare sulle società. Secondo l’accusa, Atalanta, Siena e Novara avrebbero sfruttato il sistema delle scommesse con lo scopo di andare in serie A. Il Siena dell’ex presidente Massimo Mezzaroma, accusato di frode sportiva, è finito nel mirino per una decina di partite che sarebbero state combinate sempre su iniziativa della squadra toscana. Per quanto riguarda invece l’Atalanta, figura centrale sarebbe stata l’ex capitano Cristiano Doni che in un’intercettazione riguardo alla partita Crotone Atalanta dell’aprile del 2011 avrebbe definito suoi “sudditi” i giocatori della difesa nerazzurra. Un’altra società citata nella requisitoria è stata l’Albinoleffe, anch’essa al centro dello scandalo.

Fino ad ora, il procuratore ha depositato 84 memorie: 80 riguardanti tutti gli imputati, tranne coloro che hanno chiesto il rito abbreviato e il patteggiamento, una sulla questione della competenza territoriale, un’altra sull’aggravante della transnazionalità in relazione al reato di associazione per delinquere, e due con un elenco di tutte le partite dell’inchiesta, in tutto un centinaio.

Sara Pizzorni

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