Economia

Freddo, un grado in meno rispetto al 2016: spesa riscaldamento cresciuta

Il freddo intenso si è attestato su una media di un grado in più rispetto al 2016 ai primi di gennaio ed è già costato ai cremonesi almeno 2,7 milioni di euro in più di riscaldamento. In Lombardia nelle prime due settimane di gennaio 74 milioni in più di riscaldamento rispetto allo scorso anno. I numeri emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat e meteo (periodo 1 – 12 gennaio 2017 e 2016 considerando un impatto omogeneo sul territorio). In regione sono circa 3 gradi in meno rispetto alle temperature medie di gennaio 2016. Si tratta di 32 milioni in più di spesa sulle province di Milano, Monza e Lodi che hanno avuto una differenza di oltre 2 gradi in meno. L’incremento è invece di 9 milioni per Brescia (-5,8 gradi), 8 milioni per Bergamo (-2,3), 7 milioni per Varese (-2,8), 4 milioni per Como (-2,8), 3 milioni per Mantova, Cremona e Lecco.

Per il riscaldamento, secondo un’elaborazione della Camera di commercio su dati Istat sui consumi energetici delle famiglie, prevale l’uso per i lombardi di un impianto centralizzato (29,4% contro il 15,7% nazionale), rispetto a quello portatile/fisso (8,9% contro 18,5%) e poco più basso anche l’uso dell’impianto autonomo (61,6% contro 65,8%). Più alto l’uso invernale degli apparecchi (9,01 ore di accensione contro 7,54). Più diffuso il metano (87% contro 70,9%) rispetto alle biomasse (7,2% contro 14,5%).

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