Ambiente

Rifiuti e diverso trattamento centro-periferie. Ceraso attacca, Manfredini risponde

AGGIORNAMENTO - L'assessore Alessia Manfredini replica alla consigliera M.Vittoria Ceraso, che in un'interrogazione chiede come mai in centro storico vi siano più passaggi dei mezzi per la raccolta dei rifiuti dalle strade, mentre nei quartieri periferici sono meno.

AGGIORNAMENTO – L’assessore Alessia Manfredini replica alla consigliera M.Vittoria Ceraso, che in un’interrogazione chiede come mai in centro storico vi siano più passaggi dei mezzi per la raccolta dei rifiuti dalle strade, mentre nei quartieri periferici sono meno.

“Resto sempre più stupita – scrive Manfredini – dalle dichiarazioni dell’ex assessore Ceraso, che dopo due anni dell’avvio del porta a porta  mette in discussione il modello gestionale adottato. E parla di disparità. Spiace ricordarle che fino a giugno  2014 solo metá della cittá era coperta, senza alcun criterio logico, dal porta a porta.
In merito alle  frequenze nei quartieri, sono identiche a quelle attivate negli anni scorsi.
Invece nel centro storico per ovvie ragioni si è optato per frequenze più ravvicinate. Soprattutto a favore delle attività commerciali.
Quello che ha fatto questa amministrazione è stato di estendere, dopo anni,  il porta porta in tutta la città  contenendo i costi, garantendo maggiori servizi (es. raccolta dei pannolini) puntando concretamente sull’economia circolare (bando europeo  urban Wins 20-20 e avvio del centro di riuso).
Ora, se qualcuno vuole continuare a dire che le cose non funzionano, faccia pure, la realtà è ben diversa, oltre ad una buona percentuale di raccolta differenziata (uno dei pochi capoluoghi di provincia sopra il 70%)  grazie ai tanti cittadini cremonesi c’e stato un deciso passo in avanti a favore dell’ambiente a cui tutti dovrebbero dire grazie”.

L’interrogazione di Ceraso arriva dopo la commissione di Vigilanza che ha fatto emergere il braccio di ferro ancora in corso tra amministratori di condomini e Linea Gestioni sulla tariffa per il ritiro dei rifiuti all’interno (2,20 euro al mese per unità immobiliare).

“La raccolta porta a porta – attacca Ceraso nelle premesse – è stata introdotta da questa Giunta in modo indiscriminato in tutto il territorio cittadino anche se molte abitazioni, in particolare condomini, non avevano, e in alcuni casi non hanno tutt’ora, spazi adeguati per la collocazione di contenitori idonei per la raccolta della quantità di rifiuti che si produce tra un prelievo e l’altro. Nonostante questo sia gli Amministratori di condominio sia i cittadini hanno dimostrato grande disponibilità e collaborazione per garantire le migliori condizioni possibili per la realizzazione del porta a porta anche a fronte delle promesse dell’Amministrazione sui costi inferiori che avrebbe generato a carico delle utenze domestiche e non questo nuovo sistema di gestione dei rifiuti.
Dal canto suo, quale elemento di disponibilità e vicinanza ai cittadini (così si legge nel Piano Economico e Finanziario del 2017), la Giunta Galimberti ha previsto la possibilità per i condomini di attivare il servizio di raccolta all’interno a fronte di una tariffa pari a 2 euro più IVA per ogni unità abitativa da corrispondere direttamente al Gestore; diversamente i condomini, anche quelli con un numero elevato di unità abitative, avrebbero l’obbligo di esporre all’esterno i rifiuti, su strade o marciapiedi”.

La consigliera di Obiettivo Cremona con Perri riporta poi le parole dell’assessore Alessia Manfredini durante la Vigilanza del 4 maggio: “La raccolta all’interno dei condomini quale servizio opzionale a pagamento rappresenta un’opportunità, per i condomini (che per esempio non si devono ricordare di esporre negli orari e nei prefissati, hanno già contenitori e sacchi già operativi nel locale rifiuti ) e per il decoro della città. Un’opportunità riservata a chi vive nei circa 2000 condomini cremonesi, ma che non è equo far pagare anche a chi non ne usufruisce esponendo da sempre i rifiuti all’esterno”.
“Ma se il principio in base – si chiede Ceraso –  al quale è stata prevista una tariffa aggiuntiva per i cittadini per  il ritiro dei rifiuti all’interno dei condomini è l’equità, in quanto è giusto che il suddetto servizio aggiuntivo sia a carico solo di coloro che ne usufruiscono, come mai a parità di tariffa (non mi sembra che i residenti del centro sostengano costi aggiuntivi) vi è una differenziazione del servizio tra Centro Storico e Periferie in termini di frequenza della raccolta per alcune tipologie di rifiuti ed orari così come stabilito  nel piano economico finanziario?
Il decoro del centro storico è forse più importante di quello delle periferie?
Non sarebbe  più corretto prevedere il costo di ritiro all’interno dei condomini tra quelli di raccolta dei rifiuti senza alcuna differenziazione tra interna o esterna visto che ciò che si spende per il  decoro e la pulizia della città rappresenta un servizio reso a favore di tutti i cittadini?
Come può definirsi un’opportunità il servizio a pagamento del ritiro interno nei condomini, laddove l’esposizione su strade e marciapiedi di decine di sacchi dell’immondizia, oltre a problemi legati al decoro e alla pulizia, in molti casi, per la mancanza di adeguati spazi esterni,  risulterebbe tale da ostruire il pubblico passaggio su marciapiedi e la sicurezza della circolazione stradale?
Perché altri servizi opzionali, come ad esempio il ritiro settimanale di pannolini e pannoloni sono giustamente gratuiti per i cittadini che ne usufruiscono? (nel senso che i costi sostenuti dal  gestore sono ricompresi nella tariffa pagata da tutti i cittadini anche di quelli che non usufruiscono del servizio)”.

 

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