Vecchio Passeggio, Amore riapre il caso: buche e calcestre, tutto più difficile per i disabili
Non c’è più il lampione abbattuto e rimasto a terra probabilmente per mesi, ma la situazione nel giardino del Vecchio Passeggio resta poco decorosa, tra vialetti con calcestre ormai deteriorato, aiuole calpestate e attraversate dai tubi dell’irrigazione a vista (problema comune a piazza Roma), transenne che spuntano qua e là. Un parco che dovrebbe essere “storico” ma in cui operano attività associative che necessariamente devono fare uso di furgoni e automobili per il trasporto dei disabili. Una sua riqualificazione non è alle porte, il Comune è impegnato su altri fronti e il Vecchio Passeggio non è una priorità. A riaprire il caso è stato qualche giorno fa il consigliere di minoranza Luigi Amore in commissione Bilancio, a proposito del piano delle opere pubbliche 2018: “C’è un progetto di sistemazione del Vecchio Passeggio? Ci sono 3500 passaggi di disabili all’anno e versa in condizioni disastrate: ghiaia che rende difficoltoso il passaggio delle carrozzine, ‘laghetti’ che si formano quando piove, tubi dell’irrigazione che spuntano da ogni parte. Sono state sistemate altre aree verdi in città recentemente, penso ad esempio alle Colonie Padane. Possibile che qui, con il tipo di attività che vi si svolge, non si riesca a fare proprio niente?”.
In realtà, ha spiegato l’assessore Alessia Manfredini, qualcosa il Comune ha fatto, a cominciare dalla chiusura del laghetto artificiale che – si è scoperto – consumava decine di metri cubi di acqua potabile essendo alimentato dall’acquedotto, con bollette da capogiro a fine anno per l’ente locale. Da qui l’idea di interrare il bacino che tra l’altro suscitava anche qualche preoccupazione da parte delle mamme con bambini piccoli, non essendo recintato. Inoltre, ha fatto notare sempre Manfredini, questa amministrazione ha realizzato un’area di sgambamento cani in una porzione di parco precedentemente poco utilizzata. Ma su un restyling del parco che vada incontro alle necessità della ‘Cittadella della solidarietà’, ha spiegato il dirigente Mauro Pagliarini, c’è poco da farsi illusioni al momento: “Il calcestre non si sposa con l’utilizzo che ne viene fatto attualmente. Il transito di automezzi richiede materiale lapideo sulle superfici”. Ma al momento non è tema all’ordine del giorno. g.b.