La Lega B ricorre al Consiglio di Stato contro il Tar, ma la Figc no. Balata: 'Sconvolti'
La Lega di B non ci sta e annuncia il ricorso al Consiglio di Stato contro il pronunciamento del Tar del Lazio: un provvedimento votato all’unanimità. La Lega ha quindi impugnato la sentenza che, in sostanza, stabiliva che il campionato avrebbe dovuto essere a 22 squadre e non a 19, come invece aveva deciso la Figc in estate attraverso il Commissario Roberto Fabbricini. “Tutti e 19 – ha spiegato il presidente Mauro Balata al sito ufficiale delle Lega – abbiamo condiviso una linea unitaria, granitica e convinta che abbiamo portato avanti da agosto. Abbiamo deciso di impugnare l’ordinanza cautelare provvisoria emanata dal Tar del Lazio che ha ribaltato alcune cose che lo stesso tribunale e il Consiglio di Stato avevano cristallizzato dopo due mesi di sentenze, come il diritto alla composizione del campionato e l’inizio del torneo stesso a seguito delle delibere autorizzative della Figc”.
Almeno per per ora, quindi, nessun blocco della serie cadetta e prossimo turno che si dovrebbe svolgere regolarmente (Cremonese in campo a Benevento sabato 27 alle 15.00, ndr), a meno di disposizioni differenti da parte della Federazione. Diposizioni che, però, non dovrebbero arrivare. Le società in ogni caso attendono una decisione in tempi rapidissimi da parte del Consiglio di Stato (già nelle prossime ore, ndr) per evitare ulteriori strascichi della vicenda e con la speranza di chiudere definitivamente la questione. Sullo sfondo rimangono comunque le azioni che potrebbe mettere in campo la Lega di B qualora venisse confermato il ritorno alle 22 squadre, tra cui l’ipotesi di chiedere un ingente risarcimento e quella di bloccare il campionato, come conferma ancora Balata: “La Lega è convinta che i giudici d’appello non assumeranno decisioni che portano a sospenderne la continuazione fino all’esito finale dei contenziosi fissato dal Tar per marzo 2019”.
In tutto questo la Figc finora era rimane a guardare, provocando la reazione del presidente di Lega: “Siamo sconvolti del fatto che la Federazione non intenda impugnare un’ordinanza che ha legittimato noi e che censura i suoi stessi provvedimenti, ma anche condizionato i nostri”. Nella serata di oggi, giovedì 25 ottobre, il neo presidente federale Gabriele Gravina, secondo quanto riporta l’Ansa, ha convocato per martedì 30 ottobre alle 11.00 il Consiglio Federale (“unico organo statutariamente competente per decidere”, sottolinea Gravina, ndr), rafforzando l’ipotesi che non vi saranno ostacoli della Federazione alla disputa della prossima giornata di Serie B. Gravina ha comunque respinto ogni addebito: “Chi pensa di riportare in capo a questa governance la responsabilità dell’attuale situazione sul format del campionato di Serie B, la cui gravità è sotto gli occhi di tutti, così come ben evidenziato dalle ordinanze del TAR del Lazio, ha sbagliato indirizzo”.