Via Giordano, nel piano opere pubbliche 2 milioni per i prossimi tre anni
E’ arrivata nel corso dell’assemblea del quartiere 9 Giordano – Cadore, la risposta dell’amministrazione comunale all’interrogazione di Maria Vittoria Ceraso dello scorso ottobre, in cui la consigliera chiedeva come mai i fondi per la riqualificazione di via Giordano fossero progressivamente diminuiti dal 2016 ad oggi, da 2,1 milioni a 700mila euro. Una risposta firmata dall’assessore Alessia Manfredini e condivisa con la giunta Galimberti, nella quale si conferma che il progetto prevede tra l’altro (come da preliminare del 2016) 2,4 km di piste ciclabili suddivisi equamente tra fronte nord e sud, nuovi parcheggi corona, accesso a piazza Marconi da via A. Melone; mantenimento dei marciapiedi per tutta la lunghezza della strada, mantenimento degli stessi stalli di sosta e “larghezza ottimale delle corsie di marcia”. Inoltre: miglioramento flussi semaforici, interventi sulle intersezioni stradali di via Giordano e Cadore.
Il pacchetto costerà complessivamente 2.040 mila euro, suddiviso, nel piano triennale delle opere pubbliche adottato lo scorso ottobre, in 240mila euro nel 2019, 800mila nel 2020, 1 milione nel 2021. “Come per ogni opera pubblica – si legge nella risposta – sarà importante confermare la capacità del Comune di redigere progetti di qualità e ottenere dei cofinanziamenti tramite bandi regionali, nazionali ed europei”. Alcune opere che fanno parte del progetto di via Giordano, come la rotatoria con via Bosco, saranno realizzate con contributo di privato, in questo caso – quando sarà terminato il lungo iter – dal soggetto che sta avviando il recupero dell’ex Snum per farne il market Conad.
All’assemblea convocata dalla presidente Maria Cristina Arata erano presenti i consiglieri di minoranza Maria Vittoria Ceraso, Giorgio Everet e Alessandro Fanti, oltre a circa 40 residenti e al comandante della Polizia Locale Pierluigi Sforza con il vigile di quartiere e l’ufficiale Bruneri. Il dibattito, più che sulla nota vicenda dello stralcio della strada sud, si è incentrato sulla gestione del traffico, con la richiesta di maggiori controlli ai semafori (parecchie le segnalazioni di automobilisti che passano col rosso). Criticata da Ceraso l’assenza degli amministratori della giunta Galimberti nonostante fosse stato fatto esplicito invito alla titolare della Mobilità, Manfredini, La stessa Ceraso ha accennato al mancato referendum sulla strada sud: “Le procedure seguite dal Comitato referendario sono state corrette. Non altrettanto è stato il sindaco che non ha mai dato una risposta sui motivi della mancata indizione”. “L’amministrazione precedente – conclude la risposta di Manfredini all’interrogazione di Ceraso – di cui lei era assessore, aveva deciso di togliere la strada Sud dal Piano opere Pubbliche pur avendo fatto predisporre il progetto definitivo i cui costi si sono scaricati sull’amministrazione successiva. Infatti i flussi di traffico indicati nel progetto preliminare prevedevano una stima del 30% in meno lungo lungo via Giordano, ma dovevano essere accompagnati da opere di mitigazione sul comparto Po e Giordano, mai individuate, mai esplicitate”. g.biagi