Cronaca

'Non facciamo fare passi indietro alla nostra convivenza': appello della Tavola della Pace

(foto Sessa)

“Stiamo con chi accoglie! Vogliamo restare umani”. E’ questo il grido che si alza da piazza Stradivari, dove si è svolta oggi pomeriggio, sabato 15 dicembre, la manifestazione antirazzista promossa dalla Tavola della Pace cui hanno aderito molte sigle dell’associazionismo. Il tutto è durato poco meno di un paio d’ore, sotto l’occhio vigile dei poliziotti in borghese, visto che c’era il rischio di interferenze con il raduno degli attivisti di Forza Nuova su viale Po.

Circa 300 persone hanno raccolto l’invito delle parti sociali a manifestare “per reagire con la forza della libertà e della democrazia ad ogni forma di intimidazione e di violenza, ovunque venga praticata”. “Siamo qui – è stato detto dal  palco – per dire No ai predicatori della paura e dell’odio, ai fautori dell’esclusione e del rifiuto, ai ciechi manovali del terrore che seminano morte indiscriminata per le strade delle città. Condanniamo fermamente la furia omicida dell’episodio di Strasburgo (un minuto di silenzio a inizio manifestazione è stato dedicato proprio a questa tragedia). Siamo in questa piazza per dare fiato alle ragioni e alle pratiche della nonviolenza attiva, le uniche vere risposte che permettono di volgere gli inevitabili conflitti di una società multietnica e multiculturale verso una convivenza civile e pacifica”.

Ad aprire gli interventi, Claudia Noci, presidente dell’Arci e a seguire molti altri contributi intervallati da canti tra cui quelli delle comunità straniere presenti in a Cremona. Il sindaco Gianluca Galimberti ha sottolineato come la nuova legge voluta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini non farà altro che aumentare ancora di più le situazioni di irregolarità.  “Così si creano fantasmi nelle vie della nostra città. Fantasmi che in realtà sono riconoscibilissimi, persone con nomi e cognomi. Quello a cui stiamo assistendo non è il governo di un fenomeno, è un imbroglio, un’onda da cavalcare sulla pelle delle persone”.

Ha concluso l’incontro Honorine Allangba, presidente della Consulta degli Stranieri:  “Non ci sentiamo estranei, siamo immigrati strutturali, perchè facciamo parte della struttura economica e sociale di questa città …. Su una popolazione di 71mila abitanti, più di 4000 mila sono rumeni e quindi cittadini europei, gli altri 6000 vengono da tutte le parti del mondo. In questi anni sono stati fatti passi avanti per la reciproca conoscenza e convivenza, per questo faccio un appello: non facciamo fare passi indietro a questo sforzo di conoscenza”.  g.biagi

Fotoservizio Francesco Sessa

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