Cronaca

Ex Snum, tutto fermo a causa del cedimento della Cremonella

Un cantiere maledetto, quello nel quadrilatero tra porta Mosa, via Cadore, via Ratti e via Giordano. Prima le bocciature di natura estetica della commissione Paesaggio sulla qualità architettonica dell’edificio che vi dovrebbe sorgere (media distribuzione Conad); a seguire i rilievi della stessa Paesaggio sull’opportunità di mantenere visibile la piattaforma muraria di epoca spagnola su cui doveva poggiare la difesa delle mura; quindi le richieste dell’ufficio Mobilità del Comune circa la viabilità circostante, con l’imposizione di una rotonda di smistamento traffico su via Giordano. E dopo tutto questo, più o meno risolto, è arrivato anche l’altolà della Soprintendenza di Mantova con la richiesta che venga ripristinato il tratto di canale Cremonella danneggiato durante i lavori di preparazione del terreno avviati la scorsa state. Non sarebbe stato un temporale estivo a causare il cedimento della volta in cotto in cui scorre questo antico scolo fognario, che rappresenta un tratto caratterizzante dell’antica idrografia urbana. Bensì, appunto, le ruspe che dovevano bonificare il sottosuolo da alcuni elementi interrati nell’area Snum, utilizzata come deposito dell’immondizia fino a qualche decennio fa. Parte della Cremonella è visibile, attraverso la recinzione di cantiere di via Giordano. Pare che Soprintendenza abbia bloccato i lavori finchè il canale sarà ripristinato, ma a spese di chi? Anche i dubbi sulle responsabilità sarebbero all’origine di questo ennesimo slittamento dei lavori. g.biagi

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