Politica

Nulla di fatto nel vertice del centrodestra: incertezze sui tre capoluoghi

Tutto bloccato, congelato ancora per una settimana. Il centrodestra non esce dall’impasse sui tre nomi di candidato sindaco per Pavia, Bergamo, Cremona. Anche l’ultimo vertice di venerdì sera si è concluso con un nulla di fatto. La Lega aveva avanzato la candidatura di Stucchi a Bergamo, ma sul tavolo sarebbe piombato un sondaggio che rialza le possibilità di riconferma di Giorgio Gori, tant’è che improvvisamente è uscita una alternativa al candidato leghista: il forzista Franco Tentorio. Su Pavia, invece, l’orientamento sarebbe quello di un leghista. Tutto fermo dunque, in attesa di altre mosse che, alla fine potrebbero anche condizionare la scelta cremonese. L’unico nome uscito resta quello di Alessandro Zagni, ma più passa il tempo e più si rischia il logoramento anche di questo nome già avallato dalla coalizione a livello provinciale. All’incontro non era presente il senatore leghista cremonese Simone Bossi, sostituito dall’onorevole Silvana Comaroli insieme al commissario provinciale del Carroccio Fabio Grassani. Per Forza Italia era presente l’eurodeputato e commissario provinciale di Forza Italia, Massimiliano Salini, con l’onorevole Maria Stella Gelmini, segretario regionale del partito di Berlusconi. Dunque fase di stallo anche se, per la prima volta, dopo l’incontro si sussurrava qualche altro nome in alternativa a Zagni nonostante ufficialmente questo resti l’unico nome in campo.

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