Ambiente

Fanghi al depuratore, Malvezzi: 'Voi della maggioranza non potevate non sapere'

Con un salto indietro nel tempo di 5 anni, l’accordo Lgh – A2A è tornato in consiglio Comunale, con l’ordine del giorno presentato da Maria Vittoria Ceraso e rinforzato subito dopo da Carlo Malvezzi, con cui si lamenta il mancato coinvolgimento del Consiglio comunale sull’evoluzione di quell’accordo e sulle ombre che lo accompagnarono, a cominciare dalla delibera Anac che indicava l’opportunità di una gara pubblica. “La deliberazione del 18 dicembre – afferma tra l’altro Ceraso – non può essere considerata una delega in bianco rispetto al ventaglio di opzioni previste”, ossia azioni quali proroga degli accordi di partnership, piuttosto che fusione e altre modifiche ai patti parasociali.

“Assistiamo sempre più spesso al passaggio di pezzi di di Lgh ad A2A, senza che il Consiglio sia mai informato di nulla”, ha detto tra l’altro Malvezzi, “ma è addirittura surreale che nemmeno la maggioranza sia consapevole di quanto avviene a livello di amministrazione, lo si deduce dall’ordine del giorno sui fanghi da depurazione nel termocombustore”. Oggi infatti il capogruppo Pd Roberto Poli ha depositato, come preannunciato, un ordine del giorno che esprime perplessità sul progetto di Lgh, portato all’attenzione della Giunta nelle scorse settimane, ma non ancora reso noto nei dettagli. L’odg, in sintesi, chiede al sindaco di intervenire su Lgh affinché dia impulso all’economia circolare e si opponga ad un progetto che potrebbe preludere ad un prolungamento della vita dell’impianto di San Rocco. “Mi stupisce – ha attaccato l’esponente di Forza Italia – che i consiglieri di maggioranza non sappiano nulla di questo progetto quando sicuramente ci sono stati incontri e uno anche di recente in Giunta, con Lgh. E poi basta collegarsi con il sito della Regione dove c’è l’elenco di tutti gli impianti di smaltimento rifiuti, con il dettaglio di quello che possono o non possono bruciare. Si scoprirà che l’autorizzazione integrata ambientale del termocombustore dà già la possibilità di bruciare anche i fanghi”. Questo non toglie, ha aggiunto Malvezzi, che di trasparenza nell’azione amministrativa, ce ne sia davvero poca. E’n seguito anche un battibecco tra Malvezzi e Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona). sul fatto che Malvezzi, lavorando in Padania Acque, abbia accesso a più informazioni rispetto ad altri. “Io prendo informazioni da fonti pubbliche come dovrebbero fare anche i colleghi di maggioranza”, ha replicato molto infastidito il diretto interessato, “mai sentito prima d’ora insinuazioni simili in quest’aula”.

Nella sua replica, concentrata soprattutto sui rapporti Comune  – Lgh, anche il sindaco Galimberti è entrato seppure di striscio sul tema fanghi, ribadendo in sostanza i contenuti dell’odg della maggioranza. “Sapevamo, al momento della partnership Lgh – A2A che quell’accordo andava presidiato. E’ quello che faremo anche sulla questione fanghi nel termocombustore: siamo convinti che si debba andare verso il miglioramento innovativo dell’economia circolare, il migliore rifiuto è quello non prodotto. Lo dicono anche le basi del Green New Deal europeo: l’incenerimento è solo la parte finale nella gerarchia delle azioni per risolvere il problema rifiuti, prima c’è la riduzione della produzione.
L’incenerimento non ha una prospettiva ambientale né di efficientamento energetico; dobbiamo migliorare ancora di più la differenziata, migliorando la qualità dei rifiuti e trovare fonti alternative per il teleriscaldamento. Su questo battaglieremo”. g.biagi

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