Nicolò Govoni candidato al Nobel per la Pace per lavoro nel campo profughi di Samos
Nicolò Govoni, 26enne cremonese da anni attivo nel volontariato internazionale, è stato candidato al Premio Nobel per la Pace da parte di consiglieri della Repubblica di San Marino, che lo hanno conosciuto nell’ambito della sua attività a favore dei bambini del campo profughi di Samos (Grecia). E’ lui stesso a darne notizia dalla sua pagina Facebook: “Ho ricevuto la candidatura per il Nobel per la Pace. È il più grande onore della mia vita finora. Sono a corto di parole. È un sogno che si avvera, un sogno che mai avrei sperato di concretizzare. Sono stati anni difficili, e gli ultimi mesi specialmente. Questa notizia arriva in un momento in cui sento di aver quasi toccato il fondo, e mi solleva lo spirito.
È la prima volta nella storia di San Marino che lo Stato candida qualcuno al Nobel. Noi siamo i primi. Noi. Perché considero questo un nostro traguardo, non solo mio. Siamo stati noi, insieme, a creare “Still I Rise”, una onlus internazionale indipendente che ha costruito Mazì, la prima Scuola per minori profughi di Samos, da alcuni chiamata la “scuola più bella del mondo”, e siamo noi ad aver creato un Movimento non politico né religioso ma profondamente umano, sempre dicendo “Sì” al vero aiuto umanitario e “No” ai costrutti e alle finzioni del business. Grazie di essere rimasti al mio fianco fino ad ora. Il meglio, lo giuro, deve ancora venire. Aiutateci a diffondere l’incredibile forza della nostra Missione. Noi cambieremo il mondo, insieme, un bambino alla volta”.
Nicolò Govoni dopo la maturità al liceo Manin è partito per l’India e si è unito a una missione umanitaria presso l’orfanotrofio Dayavu Boy’s Home. Qui ha costituito un fondo che permette ai bambini dell’orfanotrofio di vedere garantita l’educazione di base per i più piccoli e il pagamento delle tasse universitarie per i più grandi. L’esperienza in India è al centro del suo libro, pubblicato da Rizzoli nel 2018, “Bianco come Dio”. Lo scorso anno gli è stato assegnato a Milano il premio “Campione”.
Dopo una parentesi in Italia è partito per l’isola greca di Samos, sede di un campo profughi che attualmente ospita 6000 persone, ma predisposto per ospitarne 600. “Una situazione – ha detto Sara Conti, la consigliera di San Marino che per prima ha proposto la candidatura, poi sostenuta da tutto il suo gruppo, – nella quale non si può parlare di rispetto dei diritti umani. Quello che fa più male è che molte di queste persone sono bambini. Nicolò una volta a Samos si è fatto promotore di una organizzazione umanitaria, la onlus italo-greca Still I Rise grazie alla quale è stata costruita una scuola, presidi per una vita dignitosa, cure mediche e assistenza legale”.