al Santuario della Comella
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E’ morto nelle scorse ore per l’aggravamento di una malattia contro cui combatteva da tempo, il manager Roberto Mazzini, 72 anni, originario di Stagno Lombardo, nominato a fine 2014 nel consiglio di amministrazione di Aem durante il primo mandato di Galimberti, insieme al tuttora presidente Massimo Siboni e Fiorella Lazzari, Ada Ficarelli e Francesco Sanfelici. Unprofessionista di alto profilo, ingegnere chimico, alla ribalta internazionale per essere stato presidente della società Milanodepur SpA, concessionaria per la gestione del Depuratore di Milano Nosedo e consulente della multinazionale francese nel servizio idrico Veolia.
Specializzatosi come progettista di trattamento acque di scarico – industriali e civili, in Italia e all’estero, si era laureato nel 1973 con una tesi sperimentale sulla digestione anaerobica dei fanghi.
Molte le cariche ricoperte durante la sua attività: membro italiano della Commissione europea Eureau-2 waste water nominato da Federutility, con esperienze in qualità di Project Engineer e project manager di progettazione e realizzazione di impianti di trattamento acque di scarico in Italia (depuratore di Torino) e all’estero (Iran, Libia, Indonesia), era stato chiamato da Galimberti nella compagine di Aem proprio per la sua capacità di visione strategica nel mondo delle utility.
IL SINDACO: CI MANCHERAI, ‘SIGNORE DELLE ACQUE’ – Un legame molto profondo quello che legava il sindaco a Roberto Mazzini, come si legge nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook: “Mi hai aiutato, guidato, sostenuto in momenti difficili. Roccia salda di onestà, competenze, rigore, passione, lucidità. Uomo buono, generoso e mite. Amico carissimo, ti abbraccio.