Ambiente

Primi dati studio epidemiologico
disponibili dall'autunno 2021

L'area industriale di Cremona (foto Sessa)

Studio epidemiologico, il sindaco Gianluca Galimberti risponde con una lunga missiva all’interrogazione del consigliere M5S Luca Nolli che chiedeva conto dello stato di avanzamento dello studio sullo stato di salute dei cremonesi residenti nei comuni della cerchia attorno al capoluogo, oltre al capoluogo stesso.

Fin dal 2018 – ricostruisce il sindaco – si sono svolti incontri tra gli assessori all’ambiente (all’epoca Alessia Manfredini; dal 2019 Simona Pasquali), l’assessore Viola, vari dirigenti e funzionari, anche dell’Ufficio anagrafe, con i referenti dello studio presso Ats Valpadana e in particolare il dottor Gianpaolo Ricci, oggi in pensione. Oggetto: ricostruire i dati anagrafici utili  per la redazione dello studio epidemiologico. Una cosa non semplice in quanto sino al 1988 le schede sia individuali che di famiglia erano redatte manualmente; dal 1989 al 2003 inizia la gestione informatica dell’archivio anagrafico ma i procedimenti rimangono gestiti manualmente; e solo dal 2006 tutta la gestione diviene informatizzata eliminando la carta. Altra documentazione è stata reperita presso altri uffici demografici, in particolare, i dati su immigrazione, emigrazione, cambi di abitazione dal 2005 e schede AIRE dal 1991. Non solo: anche le schede di famiglia ed individuali compilate dal 1954 al 2006 (quelle precedenti si trovano presso l’Archivio di Stato) sono state recuperate.

Il tutto (224 certificazioni anagrafiche) è stato consegnato al dottor Ricci il 9 agosto del 2019. Ulteriori integrazioni sono state aggiunte successivamente.

Alla domanda se lo stadio di avanzamento dei lavori sarà reso pubblico, il sindaco risponde che sarà cura dell’Ats provvedere. I primi dati intermedi  relativi alla prossimità delle fonti emissive dovrebbero essere resi disponibili  dell’autunno 2021.

“La disponibilità da parte del Comune è sempre stata presente e forte”, afferma Galimberti. “La salute pubblica è una delle  questioni chiave che stiamo curando e seguendo per quanto di nostra competenza. In tema di controlli ambientali il Comune si basa ovviamente su dati di altri enti di controllo, che sono Provincia, Arpa, Ats, con cui la collaborazione ovviamente è in atto”.

“I dati dell’Ats, ad esempio sulle malattie oncologiche, sono pubblici e verificabili da tutti. Sono dati che inducono ad un impegno forte da parte di ogni realtà istituzionale e privata… tali dati indicano anche trend positivi per l’evoluzione di alcune forme di patologie. In generale, fanno riferimento a diverse aree della provincia non certo circoscrivibili solo a zone limitate.

E’ chiaro che occorre uno studio epidemiologico, qui come ovunque, per considerare le diverse fonti di inquinamento e attribuire legami di cause ed effetto”.

Galimberti parla poi di studi effettuati direttamente dalle aziende e in particolare dall’Arvedi “che sono disponibili all’analisi anche critica di chiunque voglia farlo; recentemente abbiamo chiesto ad Arpa e Ats una valutazione su questioni legate alle polveri il cui esito è stato poi condiviso anche coi cittadini”.

“Rispetto a questo gruppo industriale è in atto una collaborazione fattiva così come azioni di controllo da parte degli organi competenti” e a breve si terrà una nuova seduta dell’osservatorio sulle attività metallurgiche, organismo da poco rinnovato.

“Come abbiamo sempre sostenuto – si legge ancora nella lunga risposta – dobbiamo insieme tenere l’equilibrio tra tre aspetti fondamentali: il lavoro e l’occupazione, la sicurezza dei posti di lavoro, la sostenibilità ambientale”.

Giuliana Biagi

 

 

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