Polemica d'estate in casa Pd,
Botta e risposta Canale-Carletti
Rimasto sopito per quasi due anni, riemerge l’attrito tra i due esponenti di maggioranza Santo Canale, vice capogruppo del Pd e Paolo Carletti, presidente del consiglio comunale. Il punto è il mancato inserimento nell’ordine di discussione del prossimo consiglio comunale del 12 luglio, per la terza volta consecutiva, dell’ordine del giorno datato 11 maggio a firma Canale e Livia Bencivenga, che chiede di stilare un regolamento per lo svolgere in modalità telematica il Consiglio, anche dopo il periodo di emergenza sanitaria, in caso di comprovate esigenze, in particolar modo di salute.
La questione sembrava essersi risolta nel corso della riunione di maggioranza quando il consigliere Canale aveva esposto le ragioni della richiesta ottenendo il favore di numerosi colleghi e l’impegno del Presidente Carletti ad approfondire la questione. Sembrava insomma che l’istanza potesse approdare in Consiglio Comunale nella prima seduta utile. Non è stato così, ed è lo stesso Canale ora ad esprimersi polemicamente.
“Fin dal deposito del nostro ordine del giorno – attacca Canale – l’atteggiamento di Carletti è stato irrispettoso e per niente consono al ruolo da lui ricoperto. Passi lo scherno e la presa in giro, passi l’ironia sul voler spostare la sede del Consiglio fuori dalla Sala Quadri quando lo stesso Presidente ha avanzato nel corso dell’anno simili proposte, ma non mi sento di tollerare in alcun modo un atteggiamento che altro non può essere definito se non discriminatorio.
“Il presidente del Consiglio nello svolgere il proprio ruolo deve tutelare le prerogative dei consiglieri comunali e garantire l’esercizio effettivo delle loro funzioni, tra queste il dovere di raccogliere le esigenze e porne istanza nelle sedi appropriate come in questo caso è stato fatto. Il presidente deve mantenere un atteggiamento imparziale nei confronti di tutti i consiglieri.
Se la proposta di un regolamento per lo svolgimento in modalità telematica fosse stata avanzata da un altro consigliere, il trattamento sarebbe stato senza dubbio diverso. Ciò che mi spinge a pensarlo è anzitutto il fatto che, nonostante il passaggio in zona bianca e la possibilità di tornare in presenza, Carletti stia continuando a sfruttare la modalità da remoto quindi è evidente che ne riconosca l’utilità eppure continua ad ostacolare la trattazione del mio odg in Consiglio”.
“L’ordine di trattazione dei vari punti va stabilito equamente – questa l’opinione di Canale – secondo criteri oggettivi e non basandosi su mere questioni personali. Stiamo parlando di un ordine del giorno nato dalla volontà di garantire il corretto svolgimento e la massima partecipazione alle sedute anche in caso di svolgimento in forma mista, di un procedimento auspicato dall’Anci, giudicato favorevolmente dalla maggioranza ed ostacolato dal solo Presidente del Consiglio. Un atteggiamento simile è inaccettabile e non intendo sorvolare.”
LA REPLICA DI PAOLO CARLETTI – Totalmente opposta la versione del presidente del Consiglio: “Da sempre l’ordine di trattazione del Consiglio, in Ufficio di Presidenza, viene scelto dai capigruppo, il presidente del consiglio non ha diritto di voto, e non ha mai scelto d’imperio, pur potendolo fare”.
Se dunque Canale ha delle lamentele “dovrebbe porle al suo capogruppo o ai capigruppo di maggioranza”. Sono loro che hanno facoltà di proporre l’inserimento di un argomento, scelta che poi viene rimessa ai voti degli altri componenti l’Ufficio. “Non nell’ultimo, ma nel precedente Ufficio di Presidenza – continua Carletti – la capogruppo Lidia Bencivenga aveva fatto la proposta, che però non è stata votata dagli altri”.
Esiste però anche un problema normativo: consigli comunali “misti”, con persone in presenza e altre da remoto, non sono previsti dall’attuale regolamentazione e lo stesso Carletti, attraverso il prefetto, ha posto un quesito al Ministero degli Interni per dirimere la questione. “Ma Anci e Ministero, su sistemi paragonabili a questo, hanno dato parere negativo”, afferma.
Lunedì prossimo, intanto, l’ultimo consiglio comunale prima delle ferie si svolgerà ancora da remoto: una scelta su cui hanno pesato anche le alte temperature di questi giorni.