Cronaca

Un progetto per palazzo Cittanova
Possibile finanziamento da 1 milione

Rimettere Palazzo Cittanova al centro dell’attività culturale cremonese. Questa la volontà del Vice Sindaco Andrea Virgilio e dell’Assessore ai Sistemi Culturali Luca Burgazzi che hanno dato mandato ai competenti uffici comunali di predisporre un progetto per partecipare al Bando regionale per l’assegnazione di contributi per la valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo a fini culturali.

Il Settore Progettazione e Manutenzione del Comune sta pertanto lavorando ad un progetto volto alla conservazione e riqualificazione di questo palazzo. Il finanziamento disponibile potrebbe raggiungere la cifra di un milione di euro a copertura di interventi progettuali riguardanti prevalentemente l’adeguamento impiantistico e tecnologico, il restauro conservativo puntuale di porzioni particolarmente degradate e la valutazione di aspetti strutturali e antisismici. Ai fini della partecipazione al bando, il progetto sarà preventivamente inviato alla Soprintendenza per preservare la peculiarità dell’edificio.

Lo storico Palazzo Cittanova, eretto nel 1256, venne parzialmente riedificato agli inizi del 1900 (1910 ing. Emilio Gussalli) ed in seguito restaurato nel 1988 (arch. Sergio Carboni). Situato nella piazza omonima, che interrompe l’antica “strada magna” attuale corso Garibaldi, è un edificio medioevale a pianta quadrangolare.

L’edificio venne costruito secondo la tipica struttura a “Broletto”, in origine completamente aperta da portici. Vincolato dalla Soprintendenza per il suo elevato valore storico ed architettonico, il palazzo al piano terra è composto da una saletta polifunzionale e caratterizzato da un ampio portico con arcate ogivali antistante la chiesa di Sant’Agata. Il piano primo è costituito da un unico grande salone ad oggi adibito ad assemblee pubbliche, concerti e convegni ed illuminato da caratteristiche trifore.

Per tutto il XII secolo nel Palazzo si riuniva il Consiglio della “Città Nova”. Nel 1412 era divenuto sede della corporazione (università) dei mercanti di fustagno, nel 1756 divenne una caserma e nel 1805 sede dell’archivio notarile che lo occupò circa fino al 1911, con modifiche ed adattamenti che ne accompagnarono i mutamenti di funzione.

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