Cronaca

Cremona Solidale, approvato il Piano
2022: aumento delle rette del 3,5%

Aumento delle rette di 2 euro per le Rsa e di un euro per i centri diurni (+3,5%): questo è quanto stabilito nell’ambito del bilancio preventico vi Cremona Solidale, dopo che nel 2021 era stata fatta la scelta di bloccare le rette. Oggi, infatti, è necessario “fra fronte agli incrementi delle forniture, dei costi per la gestione Covid e per il rinnovo contrattuale” ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali e della Fragilità Rosita Viola, che ha presentato il Piano durante il consiglio comunale.

Dopo le chiusure delle visite dei parenti, nei periodo clou della pandemia, nel Piano Programma 2022 “particolare attenzione è riservata alle relazioni tra ospiti e familiari nella consapevolezza che è profondamente cambiata a seguito dell’emergenza Covid, in quanto “Cremona Solidale” è stata in più momenti costretta a chiudere gli accessi agli esterni, limitando al massimo le visite di parenti” ha spiegato Viola. “Tali limitazioni hanno rappresentato e rappresentano un forte disagio sia per l’anziano che per i famigliari. A partire dal 2022 inoltre sarà avviato un percorso di implementazione delle competenze professionali con l’obiettivo di completare la filiera clinico-assistenziale a favore di pazienti con deficit cognitivi e delle loro famiglie, nonché l’avvio di progettualità per persone con un grave danno neurologico in età adulta, che soprattutto se anziani, faticano a trovare una sede di accoglienza dopo l’incidente cerebrovascolare o infettivi”.

Obiettivo per il 2022 “è l’avvio di un percorso di miglioramento interno e sviluppo a diversi livelli: valorizzare le competenze distintive; consolidare governo risorse e processi; rendere sostenibile lo sviluppo di attività e sostenibilità economico-finanziaria”.

Il contratto di Sevizio con il Comune di Cremona è pari a 888.000,00 euro (di cui 800.000 per Rsa-Cdi e Comunità Alloggio; 88.000 euro per progettualità in essere). Sono previsti un Gruppo di lavoro integrato e incontri periodici.

“La scelta intrapresa da questa Amministrazione già nel 2014 di lavorare attraverso accordi di collaborazione e progettualità condivise tra “Cremona Solidale”, Comune e Fondazione Città di Cremona ha portato a stabili ed efficaci relazioni istituzionali e una buona sinergia tra i Consigli d’Amministrazione per la realizzazione degli obiettivi previsti per il recupero funzionale di spazi e configurare servizi” ha detto l’assessore. “Il progetto e il cantiere già avviato per i lavori presso la ex Palazzina Soldi nonché il progetto di residenzialità sociale in via XI Febbraio nell’ottica di un maggior supporto al domicilio.

Vi è la necessità di proporre risposte adeguate alle diverse fasi di evoluzione delle malattie o di peggioramento del livello di non autosufficienza: ad ogni persona dovrebbe essere garantita l’assistenza domiciliare, la frequenza presso un centro diurno o il ricovero in una struttura residenziale, soluzioni complementari e non intercambiabili in relazione a bisogni specifici. Cremona Solidale ad integrazione con il Comune (dimissioni protette + Sad) ha tutti i setting assistenziali.

Il PNRR, alla missione 5, nonché altre disposizioni a livello regionale, prevedono il potenziamento dei servizi domiciliari per le dimissioni protette. Non prevede al momento alcun intervento (se non una riconversione delle Rsa e case di riposo (progressiva riqualificazione delle strutture residenziali) di potenziamento e/o supporto alle Rsa nonostante l’insostituibile ruolo che svolgono, quanto sostenuto in emergenza e quanto si dovrà sostenere con l’aumento delle persone non autosufficienti.

Si guarda giustamente alla domiciliarietà. ma se non si considera correttamente il ruolo di queste strutture si rischia anche di compromettere il progetto di ristrutturazione dell’assistenza territoriale tanto auspicato.
Siamo in uno scenario in profonda evoluzione, lavoriamo oggi e in futuro per essere sempre più un punto di riferimento nel territorio per gli anziani e i loro famigliari.

Lavoriamo per promuovere dentro e fuori una cultura geriatrica, di prevenzione e di medicina di iniziativa (considerata la filiera dei servizi di cui si dispone ad integrazione anche con quelli del Comune) e di relazione di cura dell’anziano e dei caregiver. Per sviluppare percorsi integrati e specifici dedicati alla demenza. Sono state poste le basi, con i nuclei Alzheimer, per il riconoscimento dei 20 posti, i giardini, la rete con altri soggetti del territorio” ha concluso Viola.

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