Cronaca

Affitti studenti: sconti fiscali solo
se il contratto è "assistito"

Arriva anche a Cremona il nuovo regolamento Imu che recepisce tra l’altro  la possibilità di avere un’aliquota agevolata per il proprietario che affitta agli studenti con canone concordato. Ieri, in consiglio comunale, il documento è stato approvato insieme agli atti riguardanti l’imposta sugli immobili, confermando tutte le aliquote dello scorso anno. Per i canoni agevolati è dello 0,94%, contro l’1,06 dell’aliquota ordinaria.

La novità deriva dall’Accordo territoriale stipulato lo scorso dicembre dalle organizzazioni che rappresentano da una parte i proprietari e dall’altra i sindacati degli inquilini. L’Accordo, che recepisce una norma statale del 2017, stabilisce che le parti possano essere assistite dalle rispettive organizzazioni e che in alternativa, ci debba essere almeno un’attestazione – una sorta di “timbro” –  rilasciata da parte di almeno una delle organizzazioni firmatarie. Si vuole così  garantire la rispondenza dei contenuti economici e normativi del contratto all’accordo territoriale, in mancanza della quale le agevolazioni fiscali non possono essere riconosciute.

Rossella Bazzi, responsabile Uppi Cremona

Una decisione che viene salutata con favore dalle associazioni dei proprietari, come ci spiega Rossella Bazzi dell’Uppi, Unione dei piccoli proprietari di Cremona: “La norma esiste dal 2017, il Comune di Cremona era l’unico a non averla ancora attuata.  Il Governo ci ha incaricato di procedere a questo tipo di controllo, che è funzionale anche a sollevare gli uffici Imu da ulteriori eventuali accertamenti. I cremonesi rispondono bene, ma ci sarebbe bisogno di una maggiore pubblicità di quello che richiede la norma: la gente è spaesata, anche i commercialisti non sempre sono sul pezzo. Noi ci siamo visti arrivare contratti  già registrati per i quali ci veniva chiesta l’attestazione, cosa impossibile. E la stessa cosa è successa anche all’ufficio Imu del Comune sono arrivati contratti di questo tipo, a cui le agevolazioni non potranno essere applicate”.

Agevolazioni fiscali che consistono, oltre alla riduzione sull’Imu, nell’abbattimento dell’Irpef sulle entrate da locazione del 30% e sconto sull’imposta del registro, sempre del 30%, se si opta per il regime ordinario; in caso di cedolare secca,  il 10% del canone annuo. “Purtroppo – chiosa la rappresentante Uppi – il Comune ha alzato da qualche anno l’aliquota allo 0,94% non accogliendo mai le nostre richieste di riportarla ai livelli degli anni precedenti”.

Meno soddisfatti dell’entrata in vigore della nuova norma sono le agenzie immobiliari che si occupano di affitti. “Bene il  rinnovo degli Accordi territoriali – spiega Luca Arcari, presidente della categoria degli agenzi immobiliari (Fimaa) di Confcommercio – che sono ora più adeguati alle esigenze, permettono di contenere l’affitto e di non lasciarlo a un Far West a fini speculativi. Le agevolazioni hanno sempre funzionato, la cedolare al 10% è molto vantaggiosa. Ma dall’altro lato, l’introduzione dell’obbligo delle attestazioni – che solo determinate associazioni possono fare –  rappresenta, oltre ad un aggravio di costi per il proprietario, anche un appensantimento burocratico. Meglio sarebbe stato, almeno, estendere anche ad una platea più vasta di soggetti la possibilità di attestare la congruità dell’affitto richiesto al tipo di appartamento dato in locazione”.

Luca Arcari, presidente Fimaa Confcommercio Cremona

L’affitto agli studenti è ancora una rarità nel panorama cittadino, almeno stando a quanto si legge in un’inchiesta di Tecnocasa nelle proprie agenzie affiliate: gli affitti sono richiesti soprattutto come scelta abitativa, oltre l’85%;  solo per il 10,7% per motivi di lavoro, mentre il motivo di studio è la restante parte. “Stiamo monitorando – spiega ancora Arcari – l’andamento di questo particolare segmento, vogliamo capire come sta cambiando il centro storico di Cremona, rispetto a questi nuovi ingressi di molti studenti. Rispetto a 15 anni fa richiedono appartamenti belli e confortevoli, arredati decentemente. Sono disposti a pagare, ma bisogna affittare cose che siano a norma e rispondenti alle loro esigenze”. gbiagi

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