Visite nei musei: nel 2022 quasi
raggiunto il livello pre-pandemia
210.441 biglietti staccati lo scorso anno nei siti culturali di Cremona e provincia, contro i 218.193 del 2019. Il museo più richiesto resta sempre quello del Violino, che ha totalizzato 47.050 ingressi, il 22% dell'intera provincia. E in seconda posizione troviamo il museo verticale del Torrazzo, con 33.330 ingressi
Dopo due anni di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, nel 2022 su tutto il territorio nazionale si è ritornati a frequentare i luoghi culturali.
L’Ufficio statistica della Provincia ha elaborato i dati del territorio cremonese relativamente agli ingressi ai musei, alle aree archeologiche ed ai castelli, che hanno segnato una netta ripresa, pur rimanendo al di sotto dei livelli pre-pandemia.
“Numeri importanti quelli relativi alle visite ai nostri musei nel 2022, che segnano una netta ripresa dopo lo stop pandemico e gli ingressi contingentati per il virus – hanno commentato il presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni e la consigliera provinciale, delegata alla cultura, Ilaria Dioli – Grazie ai tanti conservatori ed amministratori che guidano e gestiscono le nostre bellissime realtà museali, con patrimoni unici al mondo, siamo tornati ad esser un riferimento nel panorama culturale regionale, nazionale ed internazionale. L’andamento attuale dell’anno in corso, in attesa del consuntivo 2023, mostra segnali positivi, con la ripresa dei viaggi organizzati e degli spostamenti dei turisti da Oltralpe e province limitrofe. I tanti progetti ed iniziative sul territorio, l’attrattività delle nostre comunità e la ricchezza del contesto culturale, storico ed ambientale, considerati anche gli investimenti sulle piste ciclabili, rendono la provincia il luogo ideale per la permanenza di più giorni”.
Gli enti che hanno collaborato alla rilevazione per l’anno 2022 sono stati 27 e per la prima volta sono stati inseriti nell’indagine il Museo verticale del Torrazzo e il Battistero di Cremona.
Gli ingressi totali sono stati 210.411, arrivando quindi a sfiorare il dato del 2019, quando si era toccato il picco degli ultimi anni: 218.193 ingressi, crollati poi a 74.281 nel 2021.
Il maggior numero di visitatori lo scorso anno c’è stato nei mesi primaverili di aprile (27.026) e maggio (26.459), seguiti dai mesi autunnali di novembre (25.162) e ottobre (21.636).
Nel 2021, a causa del perdurare della pandemia e della chiusura di quasi tutti i siti nei primi quattro mesi dell’anno, i visitatori erano stati appena 74.281.
Il Comune che ha registrato il maggior numero di visitatori è stato Cremona con 146.527 ingressi (il 70% del totale provinciale), seguito da Soncino con 40.708 ingressi (il 19% del totale provinciale) e da Crema con 6.322 ingressi (il 3% del totale provinciale).
Il museo che ha registrato il maggior numero di visitatori è stato il Museo del Violino con 47.050 ingressi (22%; nel 2021 erano stati 27.452), seguito dal Museo verticale del Torrazzo con 33.330 ingressi (16%): un balzo in avanti considerevole per il monumento – simbolo di Cremona che lo scorso anno non compariva tra primi tre più visitati della provincia.
Quest’anno invece ha scalzato i Musei della Rocca e della Stampa di Soncino, in terza posizione per numero di visitatori, che totalizzano 31.705 ingressi (15%): nel 2021 si erano invece fermati a 13.549.

Gli studenti sono stati circa il 15% dei visitatori ed il mese con maggior affluenza è stato maggio seguito da aprile, novembre ed ottobre, mesi tradizionalmente dedicati ai viaggi di istruzione.
Per quanto riguarda gli ingressi dei turisti stranieri, l’analisi è parziale perché solo 17 musei su 27 sono stati in grado di fornire questo dato. Le analisi ci restituiscono comunque un quadro della situazione coerente: gli ingressi dei turisti stranieri sono stati circa il 15% del totale e il mese con maggior affluenza è stato agosto. gbiagi