Giuliani: "Risposte su pensioni
e legge non autosufficienza"
Il segretario della Uilp chiarisce: "Diversamente saremo impegnati a proporre e ad assumere adeguate e significative iniziative di mobilitazione"

I pensionati iniziano a far sentire la propria voce. A spiegare le posizioni della categoria di Cgil, Cisl e Uil è Amedeo Giuliani, della segreteria pensionati della Uil cremonese.
“Le donne e gli uomini pensionati – illustra Giuliani – rappresentano in Italia circa un quarto della popolazione e contribuiscono alla vita sociale ed economica del Paese. Aiutano figli e nipoti, sono impegnati in diverse forme a generare coesione sociale svolgendo attività per aiutare i più fragili e sviluppate un costante dialogo tra le generazioni. I pensionati rappresentano la storia ma guardano anche al futuro”.
L’esponente della Uil quindi spiega: “Questa popolazione ha al proprio interno tante persone anziane in difficoltà, povere, sole, malate e non autosufficenti. Queste persone hanno bisogno anche nel territorio di avere, oltre a importanti relazioni sociali, servizi assistenziali e sanitari adeguati”.
“Dobbiamo evitare – prosegue – che l’invecchiamento diventi esclusione, povertà, cronicità. Per questo servono soluzioni per aver: una sanità pubblica più rapida, più qualificata e più territoriale e familiare”.
Giuliani suggerisce “una legge sulla non autosufficienza, con relative risorse economiche per realizzate strutture e interventi sul territorio attraverso un rapporto costante e diretto con le persone interessate”.
Quindi aggiunge: “Vi è poi un problema economico che riguarda i pensionati e le persone anziane e cioè la salvaguardia del valore economico delle pensioni. Di tutte le pensioni. Pensioni che nel corso di questi ultimi anni hanno perso molto del loro valore. Sopratutto quale medie che sono state le più penalizzate”.
“Bisogna – dice ancora – ridurre le tasse sulle pensioni che sono le più alte d’Europa e dare a tutte le pensioni rivalutazione una indicizzazione piena per garantire e conservare il loro valore rispetto al costo della vita.”
Una prima risposta “potrebbe essere quella di detassare completamente la tredicesima”. Queste sono le richieste dei sindacati pensionati: “Aspettiamo risposte e soluzioni dai vari livelli, dal Governo Nazionale ai Comuni, passando per il Governo Regionale”.
“Diversamente – conclude – saremo impegnati a proporre e ad assumere adeguate e significative iniziative di mobilitazione”.