Fotovoltaico per ridurre del 60%
i costi: accolta la proposta Cna
Cna Lombardia esprime apprezzamento per le modifiche al PNRR approvate dalla cabina di regia a Palazzo Chigi, in quanto recepiscono alcune proposte presentate dalla Confederazione oltre un anno fa per accelerare la capacità di messa a terra delle risorse rispettando le scadenze del Piano.
Nello specifico il sostegno all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo sfruttando l’enorme potenziale offerto dalle piccole imprese. Oltre a velocizzare la capacità di spesa, la misura offre l’opportunità di accelerare il processo della transizione green attivando ingenti investimenti aggiuntivi da parte delle imprese private producendo uno straordinario effetto leva a beneficio dell’intera economia.
Secondo stime della CNA possono essere coinvolte circa 200mila micro e piccole imprese con una nuova potenza installata di quasi 9 GW, senza consumare territorio.
La proposta era stata fatta di persona al ministro Giorgetti a inizio luglio dal presidente di Cna Lombardia Giovanni Bozzini durante l’incontro con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti presso l’Assessorato Sviluppo Economico di Regione Lombardia, voluto e organizzato dall’Assessore
lombardo Guido Guidesi. In materia di risparmio energetico e riscaldamento globale, CNA Lombardia rilanciava una proposta centrale e concreta per provare a ridurre ulteriormente le emissioni e diminuire i costi dell’energia per le imprese.
“Non perdiamo altro tempo – aveva detto – dobbiamo varare una strutturata e potente campagna di co-finanziamento dell’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni delle PMI: con una spesa di 2,5 miliardi in tre anni si possono coinvolgere 200 mila imprese in tutta Italia, installare 8.700 MW di potenza, ridurre di 1 miliardo di metri cubi l’anno i consumi di gas, ridurre del 60% dei costi in bolletta”.
Bozzini, ha anche avuto l’opportunità di sottolineare a Giorgetti alcune istanze fondamentali in questa fase. “È necessario potenziare il più possibile gli strumenti di supporto all’accesso al credito e di abbattimento dei tassi di interesse, battendosi in sede UE per una maggiore flessibilità monetaria della BCE”.
“È inoltre tempo di riprendere celermente un ciclo di politiche industriali per le micro, piccole e medie imprese del manifatturiero italiano, in grado di andare oltre il 4.0 in una logica di economia circolare: il combinato disposto di una politica nazionale e dell’azione di Regione Lombardia sulle filiere produttive potrebbe costituire un valido strumento di rilancio in questa fase di riposizionamento nelle catene globali del valore”, ha aggiunto il segretario regionale CNA, Stefano Binda, presente durante l’incontro.