Economia

Assise in Fiera: l'economia
cremonese guarda ai giovani

FOTOSERVIZIO FRANCESCO SESSA

Un pomeriggio per individuare i punti di forza  di debolezza del sistema Cremona dal punto di vista economico e sociale e avviare azioni concrete per valorizzare i primi e risolvere i secondi. Le prime Assise generali dell’Economia della provincia di Cremona hanno riunito dalle 13 alle 19 nei padiglioni di CremonaFiere i rappresentanti di tutte le categorie economiche riunite nell’associazione temporanea di scopo “Io ci Credo” e attraverso cinque gruppi tematici hanno formulato varie proposte.

In un caso, quello riguardante il tavolo tematico sul turismo, i soggetti pubblici sono giunti anche a concretizzare un progetto di cui si parla da tempo, con la firma della lettera di intenti per la costituzione della DMO, Destination Management Organization, uno strumento già in uso a livello internazionale per gestire in forma manageriale quel segmento economico sempre più importante che è il turismo. La DMO si occuperà ad esempio di informazione e accoglienza turistica, ideazione, sviluppo e gestione di strumenti e attività turistiche (quali ad esempio, gadget, app, card, tour, pubblicazioni, ticketing e booking musei ed eventi), commercializzazione di proposte e prodotti turistici (esperienze, pacchetti, pernottamenti).

Emersa anche la necessità di creare un brand per l’intero territorio cremonese, comunicazione strategica e posizionamento.

I lavori del pomeriggio erano stati aperti con una analisi socioeconomica territoriale.

Quindi è iniziato il lavoro dei cinque Tavoli tematici, di cui a fine giornata i rispettivi facilitatori hanno fatto una sintesi.

In particolare, il Tavolo avente per tema il rinforzo dell’ecosistema imprenditoriale, ha lavorato su giovani e giovanissimi. Uno dei progetti scaturiti si riassume nello slogan “giovani imprenditori crescono” e mira a far capire fin dai banchi delle elementari quanto possa essere stimolante e attrattivo fare impresa. L’Italia e Cremona sono in ritardo su questo fronte rispetto a Paesi dove il “farsi da sè” è uno stile di vita consolidato, quindi occorrerà lavorare sulla formazione dei docenti, sul linguaggio e sull’autonomia della persona.

Una seconda linea di intervento emersa da questo Tavolo riguarda riguarda l’imprenditoria giovanile. E’ emersa la necessità di una collaborazione tra le due sedi universitarie cremonesi, Politecnico e Cattolica per evitare lo scollamento tra la dimensione tecnica e quella economica della ricerca.

Ma dai tavoli è emerso anche un tema di vecchia data, la difficoltà di raggiungere Cremona, argomento reso drammaticamente attuale dal terribile incidente con due morti sull’A21 avvenuto in mattinata che ha bloccato la circolazione autostradale da e per Brescia per quasi tutta la giornata. Il mondo dell’impresa sottolinea il rischio di questa situazione di isolamento, chiede ascolto e dialogo alle pubbliche amministrazioni per abbattere le distanze sia da un punto di vista delle strutture viarie che di quelle digitali. E per rafforzare le start up si è ipotizzata una piattaforma digitale dive condividere idee e intercettare fondi.

“Attrazione e formazione di giovani talenti,  sviluppare una offerta formativa omogenea e ben strutturata con opportunità formative di livello”, è stato poi il tema di un altro Tavolo nel quale è stato sviscerato il tema cruciale del rapporto tra scuola e contesto economico. Il mondo imprenditoriale chiede con forza che i ragazzi siano aiutati a capire quale sia per loro il miglior percorso scolastico e lavorativo ma poi occorre che i giovani talenti abbiano delle ragioni per restare ancorati al territorio. E quindi: più servizi, dagli asili nido alle abitazioni con affitti calmierati: in sostanza, un “sistema” attraente per le giovani famiglie.

Si è parlato anche di settore logistico, Cremona può dare spunti interessanti ma servono maggiori connessioni.

Infine, sono stati indagate le relazioni tra competitività economica e progresso sociale, inteso anche come benessere dei lavoratori. Serve una conciliazione tra vita – lavoro e per questo si è pensato a realizzare una cabina di regia, che funga da catalizzatore di progetti. Tra gli obiettivi:  facilitare la mobilità in un territorio come quello cremonese fatto di tanti piccoli comuni, ma che sia una mobilità molto attenta alla sostenibilità.

La provincia di Cremona poi appare indietro nei servizi per l’infanzia, l’obiettivo deve essere quello di recuperare velocemente le prime posizioni nelle graduatorie nazionali.

Ai tavoli tematici hanno preso parte dando il loro contributo anche due giovanissimi: presidente e vicepresidente della Consulta provinciale studentesca, Alice Masserdotti e Carlo Alberto Chiavegato.

La sintesi del pomeriggio di lavori viene da Giandomenico Auricchio, commissario della Camera di Commercio e presidente di Unioncamere Lombardia: “Quello che è emerso oggi è la volontà di fare rete ancora di più di quanto fatto nel passato, da parte di associazioni, imprese, istituzioni, università e sistema bancario. Cremona ha delle eccellenze ma se si lavora insieme potremmo avere qualcosa di più.

Ricordiamoci che esiste il Masterplan 3C, da lì si deve partire: nell’incontro di oggi vedo un’accelerazione di quello che è contenuto in quel progetto”.

Auricchio ha poi sottolineato l’importanza del lavoro all’unisono delle diverse categorie economiche: “Quando Stefano Allegri, presidente degli Industriali, è venuto a trovarmi e mi ha parlato di questa idea dell’Assise che stava elaborando con i colleghi presidenti, mi sono detto: speriamo. Poi li ho incontrati in Camera di Commercio un paio di volte e ho visto che veramente c’era voglia di fare. Poi, devo dire, bisogna non soltanto fare l’analisi ma anche raggiungere obiettivi e questo, che mi pare possa diventare un appuntamento annuale, potrà essere il luogo dove verificarli. Ci sono territori competitivi più o meno vicini a noi. Occorre tarare  la nostra velocità a quella degli altri, mi  auguro che appuntamenti come questo siano uno stimolo”. gbiagi

 

 

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