Cronaca

Giornate FAI di primavera
Quattro siti imperdibili a Cremona

L'ex circolo Zaccaria a san Luca (foto Davide Bruneri)

C’è solo l’imbarazzo della scelta, sabato 23 e domenica 24 marzo per le Giornate Fai di Primavera 2024  a Cremona. Un’edizione con tante novità a cominciare dalla straordinaria apertura del Collegio della Beata Vergine, nel cuore del centro storico e con la possibilità di accedere eccezionalmente alla chiesa interna in cui sono custoditi dipinti di grande interesse.

In via Beltrami verrà aperto per la prima volta  Palazzo Ripari Mori, antica dimora nobiliare nota per essere stata acquisita nel Novecento dall’ingegner Nino Mori, il principale artefice dei progetti di riforma della città nel Ventennio, tra cui la galleria XXV Aprile.

In corso Garibaldi si potrà accedere all’Ex Circolo Zaccaria, visitando la grande sala cinematografica dell’ex teatro e gli spazi contigui (scala e cortili), nonché il cinquecentesco Tempietto del Cristo Risorto in piazza S. Luca.

E in via Palestro verranno aperte le porte di Palazzo Barbò Meroni, consentendo ai visitatori di scoprire riforme architettoniche e decorazioni databili tra XVI e XIX secolo e il giardino con la grotta, dove furono proiettate pellicole quando il cortile fungeva da cinema all’aperto cittadino.

Tutte le aperture sono senza prenotazione: ai partecipanti verrà suggerito un contributo di partecipazione a partire da € 3,00 e la possibilità di iscriversi al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano in modo da supportare la Fondazione nella gestione e nell’apertura al pubblico dei suoi beni. Le Giornate FAI di Primavera, infatti, sono la manifestazione di punta del FAI e sono finalizzate a stimolare la collettività alla conoscenza del patrimonio culturale italiano (e della sua fragilità) e, attraverso la raccolta fondi, a chiedere il supporto di tutti in modo da proseguire la costante attività di tutela e valorizzazione dei beni artistici italiani.

 

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