Raddoppio, Casoni: "Ci spieghino
quali saranno i disservizi"
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Il progetto di raddoppio della linea ferroviaria Piadena – Mantova e l’ipotesi di modifica dello stesso, con tutti i disagi e disservizi che questo potrebbe portare ai viaggiatori, continua a far discutere. A intervenire, ora, sono i gruppi organizzati dei pendolari. “Al netto che spiace che queste decisioni/scelte vengano fatte senza quantomeno avvisare chi, da anni, cerca di portare un proprio contributo alla questione trasporti (visto che viviamo tutti i giorni la linea e, quindi, conosciamo forse meglio di Trenord la situazione, visto che spesso le informazioni le abbiamo prima noi del personale), vorremmo capire quali disagi ci potranno essere e in che modo si pensa di mitigarli” commenta Matteo Casoni, portavoce del comitato pendolari In Orario.
“Immaginiamo che una attività di lavori in affiancamento preveda delle limitazioni di velocità, come già successo durante la fase di costruzione del secondo binario tra Cremona e Cavatigozzi, con allungamento dei tempi di percorrenza: di quanto saranno? Come si modificheranno quindi gli orari? Partiranno prima i treni o arriveranno dopo? Sono questioni che sarebbe meglio venissero portate sui tavoli decisionali già oggi, prima di “certificare” le attività, in modo che tutti possiamo essere messi a conoscenza”.
Ma i dubbi non finiscono qui: ci saranno, si chiedono i pendolari, “anche aggravi in termini di costi / tempi? Anche su questo, soprattutto per il secondo punto, pensiamo di si, perché lavorare “in autonomia” permette di essere più liberi, mentre in affiancamento, soprattutto durante il passaggio dei treni, ci sarà da porre più attenzione (ricordiamo gli incidenti che si sono verificati negli ultimi mesi su cantieri ferroviari)”.
Per questo motivo, la richiesta da parte dei viaggiatori è che “la decisione non sia già “congelata” ma possa essere messa in stand-by con la possibilità di avere anche tutte queste informazioni.
Non siamo, in nessun modo, contrari al raddoppio che, anzi, aspettiamo da anni, solo vorremmo che la qualità del viaggio, già oggi non sempre al meglio, non peggiori ancora di più per scelte prese senza tutte le informazioni corrette”.
Non manca, naturalmente, un appello alla condivisione: “Ci rendiamo disponibili, come già detto durante l’incontro di accreditamento in Regione Lombardia del nostro Comitato, a incontri specifici su questo aspetto e anche sui futuri lavori della tratta Cremona (Cavatigozzi) – Codogno, per i quali ancora non si hanno informazioni sulle modalità di sostituzione della tratta, stante la prevista chiusura totale della tratta” conclude Casoni.