Spettacolo

Elio e le Storie Tese, piazza del
Comune gremita per il concerto

Fotoservizio Francesco Sessa

Una messa laica in cui vari personaggi di attualità vengono invitati a pregare per i fan degli Elio e le Storie Tese, che si chiude con la certificazione che tutto è stato suonato in diretta “Senza basi, senza campionamenti, senza autotune, insomma senza niente, tutto fatto in casa”.

“Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo” questo il titolo della tappa cremonese del tour della band che da più di quarant’anni con genialità ed ironia richiama molti fan ai suoi concerti.

Uno show tra il sacro e il profano dove EelST vestiti di bianco, con una scenografia studiata nel dettaglio e la regia di Giorgio Gallione, raccontano il nostro tempo in modo ironico e affascinante. Dal manifesto “Unanimi” passando per “La terra dei cachi” e “Supergiovane”, da “Servi della gleba” a “Valzer transgenico”: un repertorio sempre attuale, perché la mentalità italiana non cambia mai, c’è sempre un buon motivo per scandalizzarsi.

Uno spettacolo che ha unito alla musica i racconti e le immagini originali di una creatività senza limiti quella degli Elii, per il secondo appuntamento del Trf sotto il Torrazzo, che hanno accompagnato i cremonesi in un viaggio attraverso le contraddizioni del nostro paese condotto con maestria e humour senza pari.

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