Bcc di Cremona: primo semestre
2024 con risultati in crescita
BCC in provincia di Cremona: 2,4 miliardi di raccolta diretta, 1,5 miliardi di euro di impieghi. In diminuzione le sofferenze del 9,7% rispetto all’anno precedente. Sono 23 i Comuni in cui il Credito Cooperativo rappresenta l’unica presenza bancaria.
Oggi e domani a Firenze il Convegno Studi della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo “Est modus in rebus: intelligenza artificiale e centralità della persona nelle banche di relazione”.
Alessandro Azzi: «Sì a una tecnologia che abiliti nuovi e ulteriori livelli di prossimità e relazione tra BCC e comunità in cui operano».
Le BCC presenti nella provincia di Cremona, con 65 sportelli in 48 comuni (in 23 dei quali come unica presenza bancaria), confermano un buon posizionamento di mercato: 2,4 miliardi di raccolta diretta e 1,5 miliardi di euro di impieghi.
Riguardo ai settori di destinazione del credito, a giugno 2024 gli impieghi erogati alle famiglie consumatrici superano i 538 milioni di euro; oltre 887 milioni di euro sono stati destinati al settore produttivo del territorio lombardo.
Significativa è la quota di mercato del 33,8% detenuta dal Credito Cooperativo in provincia di Cremona per i crediti alle piccole imprese con più di 5 e meno di 20 addetti (in crescita del +1,2% rispetto alla quota del 2023) e la quota di mercato del 22% per gli impieghi destinati alle microimprese (+1,3%).
In riferimento ai settori produttivi, in particolare, le BCC operanti nel territorio detengono il 38,3% delle quote di mercato di impieghi in informazione e comunicazione, il 35,3% nel settore turistico, il 34% nell’immobiliare, il 31,8% nelle costruzioni e il 21,2% nell’agricoltura.
Nella prima parte del 2024, inoltre, è migliorata la qualità del credito, con la prosecuzione del processo di riduzione delle esposizioni deteriorate e di aumento dei tassi di copertura: in diminuzione le sofferenze (-9,7% rispetto all’anno precedente), con un rapporto sofferenze impieghi dello 0,9% (rispetto al 2,1% dell’industria bancaria).
Occasione per comunicare i principali risultati raggiunti dal credito cooperativo lombardo nel primo semestre di quest’anno è l’annuale Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle BCC dal titolo “Est modus in rebus: intelligenza artificiale e centralità della persona nelle banche di relazione”, in corso a Firenze (18-19 ottobre, Teatro Niccolini), con la partecipazione di circa trecento ospiti ed esponenti del Credito Cooperativo lombardo e nazionale. La due giorni di lavori si pone l’obiettivo di riflettere e analizzare su sfide, opportunità e possibili traiettorie di sviluppo per l’industria bancaria e finanziaria e, in particolare, per il modello mutualistico di credito delle Banche di Comunità in relazione a intelligenza artificiale e innovazione digitale.
«Il futuro del Credito Cooperativo, nell’era dell’intelligenza artificiale, si giocherà tutto nella sfida di mantenere e rafforzare la propria vicinanza alle persone, ingrediente essenziale del modello mutualistico», dichiara il Presidente di Federazione Lombarda delle BCC, Alessandro Azzi. «Sì, dunque, a una tecnologia che abiliti nuovi e ulteriori livelli di prossimità e relazione tra le BCC e le comunità in cui operano. I risultati positivi registrati nel primo semestre dell’anno dalle BCC lombarde testimoniano come il Credito Cooperativo continui a giocare un ruolo centrale a supporto dell’economia reale, del benessere e dello sviluppo integrale dei territori. Come emerso chiaramente dall’ultimo Rapporto sul ben-vivere e la generatività delle province italiane, l’approccio cooperativo consente infatti di ridurre le diseguaglianze territoriali e colmare i divari fra aree centrali e periferiche. Guardando in avanti, nel rispetto delle tradizionali finalità mutualistiche e del carattere localistico delle nostre banche, anche l’intelligenza artificiale dovrà rappresentare un ulteriore strumento di contrasto al crescente fenomeno di desertificazione bancaria: già oggi in molti Comuni lombardi le BCC rappresentano l’unica presenza creditizia a supporto di famiglie e imprese locali. La sfida dell’AI può essere, inoltre, un’occasione di scambio e di confronto costruttivo fra le diverse generazioni per arrivare, insieme, ad un’ottimizzazione ed un’evoluzione dei processi che sia realmente inclusiva per le persone».