In Consiglio comunale un minuto
di silenzio per Papa Francesco

Il consiglio comunale di Cremona si è aperto con un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco. A ricordare la vita del Pontefice è stato il presidente del Consiglio comunale, Luciano Pizzetti: “Papa Francesco non predicava solo precetto e autorità apostolica” ha detto. “E stato punto di riferimento per tanti che hanno sete di pace, giustizia e solidarietà.
Alla parola seguiva il gesto: ha iniziato il suo percorso a Lampedusa, luogo di sbarco di migranti vivi e morti, denunciando la globalizzazione dell’indifferenza. Ha parlato davanti al muro di confine tra Messico e usa, ha incaricato il suo elemosiniere a provvedere ai bisogni dei disperati. E’ stato convinto predicatore del nuovo umanesimo che accomuna i desiderosi di terrena giustizia”.
E’ intervenuta poi Paola Tacchini (Cremona Cambia Musica), che ha ricordato alcune delle principali tappe della vita del pontefice: “Ha portato un messaggio di tolleranza e accoglienza, invitando a superare divisioni religiose e culturali. Era vicino alla gente comune. Si è fato portavoce di poveri ed emarginati, ha sollevato questioni ambientali, sottolineato l’importanza della cura del pianeta. Ha promosso il dialogo tra le fedi, cercando di costruire ponti anziché muri. E’ stato un leader spirituale che si preoccupava del bene comune e dei valori universali. Ora tocca noi portare avanti i suoi ideali di pace”.
Infine è intervenuto il sindaco, Andrea Virgilio, secondo qui quello di Papa Francesco è stato “un profilo che ha rappresentato una figura unica nella storia recente della Chiesa e della società. Il suo messaggio è stato scomodo ma autentico. Ha parlato a credenti e non credenti. E oggi bisogna sentire forte il valore di quel messaggio e la responsabilità di accogliere quell’eredità.
Ha fatto un percorso fondato su inclusione e dignità della persona. Non ha avuto paura di chiamare per nome le ingiustizie del nostro tempo. E’ stato capace di uscire dai confini dell’autoreferenzialità e di farsi prossimo. Un pensiero in sintonia con quello che deve essere il ruolo delle amministrazioni locali: siamo chiamati a tenere insieme la comunità, a garantire diritti e a promuovere coesione e ascolto. Scelta quotidiana che richiede coerenza, visione e coraggio”. lb