a Cascina Farisengo
a Cascina Farisengo
Ennesimo episodio di truffa ai danni di anziani. Questa volta la vittima è una ultranovantenne residente al quartiere Po a cui i malviventi hanno portato via tutti i gioielli che aveva in casa. E’ successo mercoledì nel primo pomeriggio. La donna stava rincasando quando davanti alla porta d’ingresso dello stabile si sono presentati in due. Approfittando del fatto che l’anziana stava aprendo la porta e altri residenti stavano uscendo, le hanno chiesto se potevano entrare per raggiungere l’abitazione di un loro conoscente.
L’anziana li ha fatti passare e i due l’hanno seguita fino alla sua porta di casa. A quel punto, con una scusa, sono riusciti ad entrare, e mentre uno la distraeva continuando a chiacchierare con l’intento di disorientarla, il complice ha perlustrato l’intero appartamento, appropriandosi del bottino, preziosi di ingente valore.
Finito il “lavoro”, i due se ne sono andati, lasciando la vittima in confusione. Una volta sola, l’anziana, tornata in sé, ha realizzato di essere stata raggirata e derubata. A quel punto ha chiamato i suoi familiari e ha contattato la polizia. Gli agenti, una volta arrivati sul posto, hanno trovato la donna ancora sotto shock per quanto le era accaduto. Oltre a sentire il suo racconto, con la descrizione dei malviventi, che parlavano italiano, i poliziotti hanno sentito altre persone che avrebbero visto i due uomini, uno più alto e uno più basso, allontanarsi dallo stabile.
Lo stesso giorno, poco più tardi, ma a Paderno Ponchielli, c’era stato un tentativo di truffa ai danni di una ultrasettantenne. La donna era stata contattata da un uomo che le aveva detto di essere un carabiniere e che il figlio era stato arrestato per aver commesso un grave incidente stradale. Pagando una somma di alcune migliaia di euro, avrebbe potuto toglierlo dai guai.
La donna aveva raccolto mille euro e i gioielli che aveva in casa che aveva poi consegnato ad un uomo che si era presentato a casa sua, spacciandosi per un avvocato. Successivamente l’anziana aveva ricevuto una seconda telefonata del falso carabiniere che voleva più soldi. A quel punto la vittima ha capito e ha contattato il figlio a cui non era successo nulla. I presunti autori della truffa, grazie ad una trappola organizzata dai carabinieri con l’aiuto dell’anziana, sono finti in manette. Si tratta di due uomini di 25 e 43 anni, residenti in provincia di Napoli e con precedenti di polizia anche specifici.
Sara Pizzorni