Biometano a Casanova, il 6 novembre
prima assemblea pubblica
Prima presentazione pubblica, mercoledì 6 novembre, alle 21 nella palestra di Sesto ed Uniti, per il Comitato No Biometano che si è ufficialmente costituito nei giorni scorsi per contrastare l’ampliamento dell’impianto di Casanova del Morbasco. Il gruppo di residenti teme gli impatti di odore e il possibile inquinamento derivanti dalla conversione dell’attuale impianto di biogas in biometano; inoltre è forte l’esigenza di conoscere le caratteristiche tecniche di questa iniziativa di cui in Paese si sa pochissimo.
Scade l’8 novembre il termine entro il quale le amministrazioni coinvolte devono presentare le osservazioni alle integrazioni presentate dalla società proponente, la Agripower (Gruppo A2A) nell’ambito della Conferenza dei Servizi in programma il successivo 19 novembre, per il rilascio della Autorizzazione Unica da parte della Provincia di Cremona. Il progetto prevede un’estensione dell’area occupata dall’impianto esistente e sorgerebbe al limite del confine con Picenengo. Proprio per questa collocazione nella mobilitazione è stato coinvolto il Comitato No Cemento della frazione cremonese, oltre al quello sorto al Bosco ex Parmigiano contro l’impianto progettato da A2A.
Lo scorso 30 ottobre il GSE, il gestore nazionale dei servizi energetici, ha pubblicato la quarta graduatoria dei progetti ammessi ai contributi europei (Next Generation EU) per la costruzione ex novo o l’upgrading degli impianti esistenti. In provincia di Cremona sono 13 i progetti ammessi, da Rivarolo del Re fino all’area cremasca. Gli impianti di questo tipo utilizzano biomasse agricole e reflui zootecnici per la produzione di biometano e il suo utilizzo sia per gli usi agricoli sia per l’immissione del gas nella rete.gb