Imprese, saldo positivo
solo per gli stranieri
Ad avviare attività imprenditoriali sono rimasti quasi solo gli stranieri: questo quanto emerge dall’ultimo report pubblicato dall’ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo cui negli ultimi 10 anni il saldo delle imprese guidate da stranieri nel territorio cremonese è cresciuto di 550 unità, mentre quelle italiane segnano un -4.748. Complessivamente il territorio ha quindi perso, in 10 anni, 4.309 aziende.
Gli imprenditori immigrati dall’estero sono quindi aumentati del 17,2% tra il 2013 e il 2023, passando da 3.219 a 3.769. A condizionare questo risultato, secondo la Cgia, ha inciso anche il trend demografico.
Del resto, una situazione analoga si registra in tutta Italia, con picchi decisamente più elevati in altri territori. Basti pensare che nell’ultimo decennio solo 7 province hanno visto aumentare in termini assoluti il numero degli imprenditori italiani rispetto a quelli stranieri: Catania, Messina, Cosenza, Siracusa, Nuoro, Vibo Valentia e Palermo.
Il commercio e l’edilizia sono i due settori economici dove si trova il maggior numero di imprenditori stranieri. Nel primo sono quasi 195mila, nel secondo 156mila. Se nel primo caso costituiscono il 15,2 per cento del totale di tutte le attività presenti in questo settore, nel secondo si arriva fino al 20,6 per cento.
Il terzo settore più interessato dagli imprenditori stranieri è quello di alloggio e ristorazione, con 50.210 unità (12,7 per cento del totale nazionale).
LE NAZIONALITA’
Guardando alla nazionalità degli imprenditori stranieri, Romania e Cina sono quelle più diffuse. I romeni ammontano a 78.258 persone. Seguono i cinesi con 78.114, i marocchini con 66.386 e gli albanesi con 61.586. Rispetto a 10 anni fa, la percentuale di crescita più sostenuta ha interessato i moldavi con il +127 per cento. Seguono i pakistani con +107 per cento e gli ucraini con il +91 per cento.
LE ALTRE PROVINCE
Negli ultimi 10 anni la provincia d’Italia che ha registrato l’incremento percentuale più significativo è stata Napoli. Tra il 2013 e il 2023 la crescita è più che raddoppiata, per la precisone del +109,3 per cento. Seguono Brindisi con il +63,2, Taranto con il +61,8 e Trapani con il +54,9 per cento.
Sempre in questo decennio, la variazione assoluta più importante ha interessato la Città Metropolitana di Milano con un aumento delle aziende a guida straniera di 30.482 unità. Seguono Napoli con +15.399 e Roma con +11.690. In termini assoluti, infine, il territorio che ne ospita di più è la Città Metropolitana di Milano con 92.168 unità. Seguono Roma con 69.343 e Torino con 37.777.
LaBos