Cronaca

Verso un'economia di guerra,
se ne parla con Tavola della Pace

(Foto Amnesty International)

Venerdì 9 maggio alle ore 21 le associazioni e gli enti che fanno parte della Tavola per la Pace organizzano un incontro pubblico in Sala Zanoni, via del Vecchio Passeggio, in occasione della Giornata dell’Europa, con Antonio De Lellis, economista esperto di conti pubblici, autore del libro “Il muro invisibile: come demolire la narrazione del debito”, impegnato sui temi sociali, dalla dottrina sociale della Chiesa alla pace, consigliere nazionale di Pax Christi e di Attac.

Sarà anche l’occasione per ricordare papa Francesco e il suo ultimo messaggio: “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo. L’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo.”

“Mentre il Governo d’Israele – affermano gli organizzatori – approva il Piano di conquista di Gaza e la cacciata dei palestinesi dalla maggior parte delle loro terre, mentre la guerra in Ucraina dopo un milione di morti non vede ancora in campo alcun negoziato seriamente condiviso dalle parti in conflitto, l’Unione Europea non sembra saper far altro che spendere ingenti risorse per il riarmo non rendendosi conto di alimentare più i vari nazionalismi che non la propria integrazione politica.

“Le conseguenze di questa strategia sbagliata e disastrosa saranno il riarmo della Germania come potenza militare continentale, forti tagli alle spese sociali e al Welfare in tutti quei Paesi come l’Italia costretti da governi incapaci di politica estera a dirottare risorse per la fabbricazione e l’acquisto di armamenti”.

L’evento si inserisce nella preparazione della Marcia della Pace Perugia Assisi, che si terrà il 12 ottobre 2025 e accoglie l’appello di Tomaso Montanari di dedicare la giornata dell’Europa al dramma di Gaza che chiede pace e non la violenza delle armi. E’ organizzato in collaborazione con Pax Christi, Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, Azione Cattolica, Tavola della Pace Oglio Po, Laudato si Cremona e Oglio Po, Movimento Federalista Europeo.

“L’Unione Europea – affermano gli organizzatori –  si propone di investire 800 miliardi per il riarmo e sollecita gli Stati membri ad investire in modo prioritario nell’industria militare e nell’acquisto di nuovi sistemi di difesa molte più risorse finanziarie nei propri bilanci. Diversi indicatori segnalano che ci stiamo avviando verso un’economia di guerra. E’ importante allora chiedersi quali scenari si prospettano dentro un’economia che mette in primo piano il riarmo e soprattutto, quali sono le ricadute sociali e le conseguenze che gravano sulla vita dei cittadini già provati dai tagli alla sanità, all’istruzione, al welfare e dall’aumento della povertà. Al contrario, l’Europa deve promuovere al suo interno e tra tutti gli Stati del mondo la coesistenza pacifica e la sicurezza comune attraverso la via del diritto internazionale, del multilateralismo e della diplomazia”.

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