Cronaca

Luci votive non funzionanti, Ceraso
"Il comune rimborsi gli utenti"

Tra le tariffe in rialzo il prossimo anno a Cremona c’è anche il canone per le luci votive al cimitero. Il 18% di quelle installate non è funzionante per vetustà dell’impianto elettrico e di questo si è scusato direttamente con i cittadini interessati l’assessore al Patrimonio Paolo Carletti, attraverso una lettera.

“Il problema è – afferma la consigliera di minoranza Maria Vittoria Ceraso che ha presentato un ordine del giorno –  che oltre alle scuse, cosa molto apprezzabile in quanto è davvero raro che un amministratore si scusi per un disservizio, è arrivato anche il bollettino del pagamento del canone annuo per il 2024 ed è previsto in Bilancio un aumento del servizio del 20% per il 2025.
Il canone annuo, ad oggi di 28 euro per luce votiva, comprende la sorveglianza, la manutenzione degli impianti e il consumo di energia elettrica.

“E’ chiaro – aggiunge Ceraso – che se il servizio non è stato fornito per buona parte dell’anno credo sia ingiusto chiedere l’intero importo del canone considerando che molti utenti hanno più luci votive non funzionanti.
Con l’ordine del giorno si chiede pertanto al Sindaco e alla Giunta di prevedere il rimborso, a favore degli utenti a cui è stata inviata la lettera di scuse, di una quota dell’abbonamento annuo corrispondente ai giorni di mancata prestazione del servizio.”

Nel corso del prossimo triennio il Comune prevede un lento e costante decremento del numero di utenze stimabile tra il 2% e il 4% all’anno, dovuto da un lato al cambiamento culturale di approccio verso l’illuminazione votiva e, almeno in parte, ai malfunzionamento degli impianti che condizionano l’efficace prestazione del servizio. Si prevede per il triennio un decremento del volume delle entrate rispetto al precedente, che potrà essere rallentato attraverso opportuni interventi manutentivi sulla rete elettrica.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...