Patteggia il pusher arrestato con
l'app “YouPol”. Va ai domiciliari
AGGIORNAMENTO – Arresto convalidato per il 23enne cremonese arrestato grazie l’app “YouPol” per spaccio e detenzione di droga. Il giovane, che ha tre condanne alle spalle, di cui una per droga, ha patteggiato un anno e 2.800 euro di multa. Per lui, il giudice ha disposto la misura degli arresti domiciliari a casa della mamma con la possibilità di andare a lavorare. Il giovane era assistito dall’avvocato Nadia Baldini.
Nel pomeriggio di sabato 14 dicembre, alla centrale operativa, era arrivata una segnalazione in forma anonima tramite applicazione “YouPol” di una presunta attività di spaccio nel campo da basket di via Maffi, vicino al centro sociale Kavarna. Nata per segnalare episodi di spaccio e bullismo, la funzione della app è stata estesa, con l’inizio della pandemia, anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche e di bullismo. Questa è la prima volta che è utilizzata per segnalare un episodio di spaccio.
La centrale operativa, dopo aver chiesto ulteriori dettagli, sempre tramite l’applicazione, ha predisposto un servizio di appostamento per dare riscontro alla notizia. Gli agenti si sono recati sul posto in borghese e hanno trovato il ragazzo che corrispondeva alla descrizione fornita alla sala operativa. Dopo averlo seguito, insospettiti da suo atteggiamento, hanno proceduto al controllo del giovane, che aveva con sé nel proprio marsupio 58 grammi di hashish, un bilancino e un involucro contenente della cocaina.
Il 23enne è stato quindi accompagnato in Questura e nel frattempo la polizia ha effettuato una perquisizione nella sua abitazione, dove sono stati trovati altri 75 grammi di hashish suddivisi in tre involucri.
Considerata la rilevanza del quantitativo e accertata la flagranza per il reato di spaccio, gli agenti della Volante hanno proceduto all’arresto.
“In questo caso”, hanno spiegato dalla Questura, “la collaborazione di chi ha segnalato è stata determinante e l’app YouPol della polizia ha dimostrato di essere ancora una volta un prezioso strumento a servizio della sicurezza dei cittadini.
L’app è scaricabile gratuitamente da dispositivi Ios e Android e serve per denunciare anche in anonimato episodi di spaccio, bullismo e reati di violenza domestica, di cui si è vittima o testimoni“.
L’app dà infatti la possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi, immagini, video e file audio agli operatori o di chiamare direttamente dall’applicazione il 112. Le segnalazioni che vengono ricevute e prese in carico dalla sala operativa della Questura competente per territorio sono automaticamente georeferenziate; è comunque possibile per l’utente indicare il luogo dove sono avvenuti i fatti.
Recente è l’introduzione della chat che può essere attivata dalla sala operativa ricevente e per mezzo della quale possono essere inviati in tempo reale messaggi e file multimediali come avviene per le applicazioni di messaggistica istantanea. Ultimamente è stata inserita anche la possibilità di nascondere l’app sul telefono, per tutelare le vittime di violenza di genere, in modo che se qualcuno dovesse impossessarsi del loro dispositivo, non rischiano di essere scoperte.
Sara Pizzorni