Politica

Voto bilancio comunale, la
bocciatura di Portesani e Lega

foto Sessa

“Non ho apprezzato per nulla l’atteggiamento con il quale durante l’illustrazione del bilancio a cura del Vicesindaco, in modo ironico si è detto che l’opposizione oggi durante la discussione avrebbe poi parlato di buche e di decoro.
L’intervento ha banalizzato la tematica del decoro urbano, argomento estremamente importante, caro a numerosi cittadini, tematica che la stessa maggioranza ha tuttavia evidenziato come centrale, in contraddizione con quanto narrato dal vicesindaco, proprio nello scorso Consiglio votando a favore la mozione del collega Simi che metteva al centro del dibattito anche la lotta al degrado urbano”. E’ iniziato così l’intervento di Jane Alquati (Lega) per motivare il voto contrario al Bilancio 2025-2027.

Alquati ha poi ribadito le critiche per i tagli al diritto allo studio, in particolare per la quota destinata alle scuole infanzia paritarie Adasm Fism, per le quali il bilancio riporta un taglio di 111.000 euro. “La convenzione precedente prevedeva un importo biennale di 380.000 euro, la convenzione da approvare passerebbe a 268.130, con un ingente riduzione di contributo che metterebbe seriamente in difficoltà le scuole infanzia paritarie che garantiscono un servizio importantissimo alla città per 364 bambini, contribuendo alla ricchezza del panorama cremonese di scuole infanzia.
L’allarme nelle paritarie è altissimo e i dirigenti hanno chiesto un incontro urgente al sindaco, ad oggi ancora senza risposta, poiché a fronte del taglio indicato sono a rischio chiusura.
Anticipo che presenterò un ordine del giorno che vorrei approvasse tutto il Consiglio Comunale attraverso il quale Sindaco e Giunta si impegnano a garantire il ripristino della somma stessa sul 2025 in sede di assestamenti”.

“Sarà ridotta anche la convenzione con i nidi privati accreditati che passerebbe da 330.000 euro a 300.000 (riduzione del 10%). La ricchezza del sistema 0-6 cremonese passa anche dalle strutture private accreditate. Ho visto inoltre la riduzione del contributo alla Federazione Oratori e dei servizi prescuola e doposcuola dei privati accreditati che ammonterebbero complessivamente per le tre voci a soli 55.000 euro sul 2025 con una riduzione del 50%.
Anche in questo caso andiamo ad incidere su servizi fondamentali per le famiglie cremonesi, servizi educativi accreditati ma anche servizi di conciliazione per numerose famiglie. Il tempo prolungato in particolare è un pilastro delle scuole infanzia comunali.

Questi tagli vedono una forte riduzione degli interventi legati alla promozione del benessere, durante ogni atto presentato da me o da altri consiglieri d’opposizione avete insistito sul contrapporre ad interventi più “repressivi” interventi di natura educativa e togliamo fondi alla convenzione oratori, quali sono le motivazioni che hanno portato a questa scelta? Su questo aspetto in particolare nessuno ha risposto in Commissione”.

Per quanto riguarda il tema IMU, “mi soffermo in particolare sull’aumento della tariffa anche per i contratti a canone agevolato.
Chi stipula contratti agevolati/concordati è obbligato infatti ad un iter burocratico più macchinoso e complesso credo sia facile arguire che sempre meno proprietari opteranno per questa tipologia di contratti, che prevedono un importo dell’affitto imposto da parametri prestabiliti in accordo col Comune che non rispecchiano i prezzi di mercato, inoltre tale importo rimane pure obbligatoriamente bloccato per tutta la vigenza del contratto (3/5 anni) e non è possibile nemmeno aggiornarlo in base all’indice Istat.
Personalmente ritengo che sia ingiusto far pagare la stessa aliquota a chi applica canoni d’affitto a prezzo di mercato e a chi invece, in un’ottica di politica abitativa calmierata, come promosso anche da Regione Lombardia, accetta cifre imposte da un accordo e decisamente più basse.
Stesso discorso per le Onlus ed Enti senza scopo di lucro (passeremo dallo 0.51% al 0,61%) in quanto vanno a penalizzare proprio quelle realtà, famiglie e volontariato, che si dice di voler sostenere.
Ultima nota  – conclude Alquati – ho riscontrato la totale assenza di investimenti su Via Dante, arteria fondamentale della nostra città che da tempo necessita di interventi urgenti”.

Per Alessandro Portesani, di “Novità a Cremona”, “la Giunta comunale di Cremona aumenterà le tasse 5 volte in più dei trasferimenti statali che (forse) non arriveranno. L’incremento della pressione fiscale ammonterà a oltre 1.160.000 euro per il 2025. Si metteranno le mani nelle tasche dei cittadini e delle imprese cremonesi, tagliando servizi importanti”. Anche per l’ex candidato sindaco voto contrario al bilancio.

“Un documento che applicherà le aliquote fiscali massime consentite dalla legge per i cittadini cremonesi. Assisteremo – ha spiegato Portesani – all’aumento delle aliquote IMU per chi assegna abitazioni in uso gratuito a propri parenti, per le ONLUS che svolgono un ruolo sociale importantissimo sul nostro territorio, per i proprietari di terreni agricoli, per le abitazioni locate a canone agevolato, per gli opifici, per le botteghe storiche”.

“Verranno eliminate anche le agevolazioni IMU per i “pacchetti localizzativi” riservati alle attività produttive che investono a Cremona, misura più volte citata in campagna elettorale davanti alle categorie economiche dall’attuale sindaco Virgilio. Non solo – ha continuato l’esponente della lista civica – Si assisterà anche all’aumento delle tariffe di servizi utilizzati da moltissimi cittadini cremonesi, in particolare aumenteranno le tariffe per le voci votive (+20%) e per molti servizi cimiteriali”.

“Sono previsti tagli importantissimi alla convenzione con i gestori degli asili nido privati (frequentati da circa il 40% dei bambini cremonesi) ed alla convenzione con le scuole dell’infanzia paritarie (frequentate da circa il 25% dei bambini cremonesi). Ci saranno riduzioni degli stanziamenti anche per i servizi educativi : dopo-scuola e centri-estivi) fondamentali per centinaia di famiglie cremonesi”, ha detto ancora Portesani.

“Al contrario – ha chiosato Portesani –  avremmo bisogno che il Comune di Cremona mettesse in atto tutte le politiche necessarie ad attrarre investimenti produttivi, considerando che tra il 2021 ed il 2023 le imprese attive nella città di Cremona sono diminuite del 4,5%”.
“Si tratta di un bilancio che rivela la verità: Cremona è amministrata da una giunta senza visione strategica, che si è già dimenticata le promesse elettorali, che non vuole il cambiamento, ma opera in piena continuità con le precedenti giunte di centro-sinistra, con un approccio conservativo, immobilista, incapace di accompagnare Cremona a cogliere le sfide future”, ha concluso il capogruppo di Novita’ a Cremona.

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