Riscoprire Puccini
Convegno in biblioteca
Riscoprire, sotto una luce diversa, uno dei compositori del secolo scorso più amati in Italia e all’estero, grazie a un’iniziativa che ha regalato sorprese.
In occasione del centenario della morte di Giacomo Puccini, il Conservatorio Monteverdi di Cremona ha presentato nelle sale della Biblioteca Statale i risultati del progetto Giacomo Puccini a New York, realizzato in collaborazione con la sede cremonese del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali di Pavia e la Fordham University di New York.
Focus della ricerca, fatta dei documenti d’archivio, materiale fotografico e tanta musica, gli artisti italiani che concorsero al successo del “Doge” negli Stati Uniti fino al 1924; primo fra tutti il tenore cremonese Giuseppe Bianchi Cremonini.
Durante l’iniziativa i ragazzi del Conservatorio hanno avuto anche la possibilità di eseguire due composizioni di Puccini per pianoforte recentemente scoperte.
“Fare ancora scoperte dopo così tanto tempo è commovente – ha commentato il curatore della ricerca e docente del conservatorio Monteverdi Roberto De Biasio – oltre che interessante dal punto di vista musicologico e storico. Quest’anno, celebrando i 100 anni dalla sua morte, si è davvero fatto uno sforzo a tutto sesto per rappresentarlo e riproporlo in tutte le situazioni, in tutti i teatri, in tutti gli enti del mondo”.
“Quando noi parliamo di ‘Biblioteca Aperta’, che è un progetto che stiamo seguendo da qualche anno – ha aggiunto la direttrice della biblioteca statale di Cremona Raffaella Barbierato – intendiamo anche questo: un luogo a disposizione per il pubblico, non solo per i libri ma per tanta parte della cultura”.
Un modo per avvicinare gli studenti e non solo alla musica di un grande artista italiano.
“Io sono rimasto sorpreso dall’entusiasmo dimostrato dai ragazzi – ha aggiunto De Biasio – i due brani di Puccini appena riscoperti sono stati inoltre eseguiti a memoria; quindi, dati solo due o tre settimane fa, sono stati prontamente preparati e curati. Per me è sempre una gioia affidare dei giovanissimi pianisti una musica così ricercata e fine come quella di Puccini”.