"Mare Fuori" convince il pubblico
del Ponchielli: standing ovation
“Ci vuole più coraggio ad essere pecora in mezzo ai lupi che lupi e basta”: in una Napoli violenta e tinta dj sangue, dove la lotta tra bande sfocia in omicidi e vendette, il grido d’aiuto di un giovane che vuole mettere fine alla catena d’odio.
La trasposizione teatrale della serie Tv Mare Fuori ha entusiasmato, fatto piangere e ridere allo stesso tempo il pubblico del Teatro Ponchielli, dove è andata in scena mercoledì sera.
Sullo sfondo il carcere minorile di Nisida, teatro di drammi e storie di vita, in cui gli attori con estrema bravura riescono a far passare il pubblico dalle lacrime alle risate, tra drammi e gag divertenti.
Lo spettacolo, con la regia di Alessandro Siani, racconta in modo e crudo profondo la vita di un gruppo di ragazzi che si ritrovano all’interno di un istituto penitenziario. Dietro le sbarre, il mare di Napoli, spiraglio di libertà e di redenzione.
Momenti di musica si sono alternati a recitazione di grande impatto emotivo, anche grazie a scenografie digitali spettacolari e dinamiche, in grado di trasportare lo spettatore in diversi luoghi in poco tempo.
Non è mancato un omaggio a Cremona, con la citazione, da parte di uno degli attori, delle principali peculiarità cittadine: piazza Stradivari e piazza del Comune, i marubini e il torrone, le immancabili “-Tre T”, e ovviamente i violini.
Uno spettacolo che ha convinto il pubblico del Ponchielli, che si è rivelato particolarmente generoso di applausi durante tutta la serata, con la standing ovation finale dopo l’esibizione della celebre colonna sonora della serie tv, che ne porta il nome.
Laura Bosio