Cronaca

Sabato su CR1 serata speciale
dedicata a "Finalmente Respiro"

Sabato 11 gennaio alle ore 21, su CR1 – Canale 19, andrà in onda una serata speciale dedicata alla presentazione e alla proiezione del docufilm “Finalmente Respiro” un progetto dell’associazione Aida, impegnata da anni nella lotta contro la violenza sulle donne. L’evento sarà introdotto in studio dal regista Antonio Capra, dalla presidente di Aida Elena Guerreschi, dalla vicepresidente Simona Frassi e dalla cantante Amanda Roberts, con la conduzione di Cristina Coppola.

“Finalmente Respiro” è un docufilm che affronta il delicato tema della violenza sulle donne attraverso un linguaggio narrativo attento e rispettoso. Il regista Antonio Capra ha raccontato le sfide affrontate durante la realizzazione del progetto: “Abbiamo cercato di creare una narrazione fluida, senza essere troppo espliciti o morbosi, ma al contempo capace di trasmettere un messaggio netto e chiaro. Il nostro obiettivo era che il pubblico uscisse dalla sala con una riflessione profonda, arrabbiato per le storie ascoltate, ma anche fiducioso nel fatto che ci sia chi si impegna concretamente per aiutare”.

La realizzazione del docufilm è stata possibile grazie alla collaborazione di numerosi volontari e professionisti. Elena Guerreschi, presidente di Aida, ha sottolineato come il lavoro svolto abbia permesso di raccontare l’attività del centro antiviolenza in modo efficace: “Da tempo cercavamo un linguaggio che potesse rappresentarci e raggiungere anche chi ancora non ci conosce. Il docufilm è stata la scelta ideale per sintetizzare chi siamo e cosa facciamo. È stato un lavoro molto importante che ci ha dato grandi soddisfazione e siamo riusciti effettivamente a vedere le nostre storie, a commuoverci a tirare fuori effettivamente quello che è il lavoro di ogni giorno. Abbiamo avuto la possibilità di raccontare perché siamo volontari di Aida e perché ci sta così tanto a cuore. L’arte è un grande strumento di comunicazione”.

Uno degli elementi più significativi del docufilm è l’uso della metafora del kintsugi, l’antica arte giapponese di riparare con l’oro oggetti rotti, che diventa simbolo del percorso di ricostruzione e rinascita delle donne accolte dal centro antiviolenza. “Aiutiamo queste donne a rimettere insieme i cocci della loro vita, rispettando il loro percorso e la loro volontà di tornare a essere autonome e libere”, ha spiegato la vicepresidente Simona Frassi.

La colonna sonora del film, composta da Achille Meazzi, contiene anche un brano scritto e interpretato da Amanda Roberts e Martina Bolzoni. È la stessa Amanda a raccontare la sua esperienza: “Cantare davanti a un pubblico un brano composto per un progetto così importante è stata un’emozione unica. È stato bellissimo poter contribuire attraverso la mia passione per la musica a questa causa così significativa. Credo che sia fondamentale capire che, indipendentemente dal proprio ambito di lavoro o dalle proprie passioni, si possa sempre dare un contributo concreto”.

Le storie raccontate nel docufilm sono cinque, selezionate tra quelle di donne che si sono rivolte ad Aida per ricevere aiuto. Ogni storia è stata riscritta in forma anonima e delicata per garantire la privacy delle protagoniste, ma senza perdere l’autenticità delle emozioni. La scelta delle storie è stata un processo collettivo, frutto di incontri e riflessioni condivise tra le volontarie – ha aggiunto Simona Frassi – Volevamo rappresentare esperienze diverse, sia di donne accolte in sede che ospitate nella casa rifugio a indirizzo segreto”.

La prima proiezione del docufilm, avvenuta in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha riscosso un grande successo, con il pubblico che ha riempito la sala e ha accolto il film con applausi e commozione. Ora l’obiettivo è portare “Finalmente Respiro” nelle scuole e in altri contesti educativi e formativi per sensibilizzare un pubblico sempre più ampio su un tema di cruciale importanza.

La serata dell’11 gennaio su CR1 rappresenta un’occasione unica per chi non avesse ancora avuto modo di vedere il docufilm di scoprire un progetto che unisce arte e impegno sociale, offrendo spunti di riflessione su un tema che riguarda tutta la comunità.

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