Il dolore non ferma
la poesia di Giovanni Allevi
Vestito di nero come sempre con i suoi riccioli argento sbuca dalle quinte quasi come un folletto. ‘Sono molto emozionato’ esordisce Giovanni Allevi accolto dagli applausi del pubblico del Ponchielli. Appena appoggia le mani sul piano è subito magia.
Giovanni Allevi ha incantato il pubblico di Cremona con il suo ‘Piano Solo Tour’. L’affetto del pubblico nei suoi confronti è palpabile durante tutto il concerto.
Sincero, ironico, timido, a tratti buffo, sensibile oltre ogni limite, geniale, Allevi viene travolto dal calore degli applausi a ogni brano. ‘Sono felicissimo’ continua a ripetere il compositore, quasi stupito dell’affetto del pubblico che lo ritrova sul palco dopo la malattia che lo ha colpito nel 2022, il mieloma multiplo.
Le sue mani non nascondono il tremore dovuto ai farmaci. Il suo busto è avvolto da un corsetto stretto per aiutarlo ad alleviare il mal di schiena. Ma il dolore non ferma la poesia.
Ogni brano è un piccolo racconto della sua vita che condivide con il pubblico presente.
‘Aria’ (che lo aiuta a respirare nei momenti di tensione), ‘No more tears’ (per reagire con coraggio agli eventi anche negativi della vita), ‘Kiss me again’ (scritto per la fine della pandemia); Tomorrow (nato in un reparto di ospedale durante la sua malattia), ‘Come sei veramente’ (brano dedicato all’amore che ha sempre accompagnato i suoi concerti fin dall’esordio a New York 20 anni fa), ‘Our future’ (sul futuro del pianeta e l’importanza del contatto con la natura e il sacro), ‘Ti scrivo’ (dedicato a Don Mauro, sacerdote suo unico amico quando era un ventenne e si rapportava in modo faticoso con i suoi coetanei).
E poi ‘L’idea’ scritta dopo l’incontro con una signora a cui erano cadute delle mele in metropolitana Milano, ‘Luna’, malinconico notturno in 5/8), ‘Go with the flow’ (manifesto dello stoicismo), My angel (dedicato alla figura dell’angelo custode, personificazione di una persona cara che ancora sentiamo vicina), ‘Panic’ che porta nel titolo ‘il mio stato abituale’ scherza allevi. ‘Helena’ (meditazione con la mano destra dedicata a un’amica pianista che ha perso l’uso della mano sinistra dopo un incidente).
Allevi trascrive in musica le emozioni più profonde dell’essere umano brano dopo brano e condivide con il pubblico la sua anima e anche il suo dolore fisico senza timore. Ad un certo punto del concerto il mal di schiena lo costringe a interrompersi per un esercizio di stretching sul palco.
Prima dell’ultimo brano ‘Prendimi’ Allevi tira fuori un biglietto dalla tasca per ringraziare i tecnici e l’organizzazione che hanno permesso il suo concerto e anche il pubblico che lo ha accolto con grande affetto. Dopo un’ora e mezza di poesia Allevi regala due bis: ‘Back to Life’, ‘perché questo è il tour del mio ritorno alla vita’ e ‘the First embrace’ brano dolcissimo ‘per restituirvi l’abbraccio che voi avete dato a me’. Standing ovation e applausi travolgenti per un artista unico e un concerto che arriva dritto al cuore e plana sul senso della vita.
Nicoletta Tosato