Centropadane srl, Province
chiamate a ripianare il bilancio

La politica si interroga sul destino di Centropadane Srl, la società in house providing delle Province di Cremona e Brescia, per la progettazione e la direzione lavori di opere infrastrutturali ed edili. Insieme, i due enti detengono la quasi totalità delle quote, e in misura marginale sono soci anche alcuni comuni dei due territori. Costituita nel 2018, dopo la fine della concessione autostradale dell’A21, la società è cresciuta negli anni arrivando a 15 dipendenti tra cui il direttore generale, e nell’ultimo bilancio pubblicato relativo al 2023 registra un valore della produzione di 2milioni 243mila euro, di cui 1,7 per progettazione e studi.
Il punto dirimente quest’anno è il ripianamento del bilancio, a cui sono chiamate le due province. Quella di Cremona avrebbe al momento stanziato 100mila euro per ripianare i conti della controllata, ma potrebbero non essere sufficienti. Da qui l’avvio di una serie di valutazioni (in questi giorni è previsto un incontro di maggioranza) sull’opportunità di una serie di cambiamenti.
“Abbiamo in atto una grande riflessione”, ha dichiarato in una recente intervista il presidente della Provincia Mariani. “Dobbiamo ripianare eventuali sbilanci e capire se rimanere in questo contesto e, se ci si rimane, si tratta di capire che trasformazioni bisognerà apportare”.
Come società in house, Centropadane srl è soggetta al controllo analogo da parte degli enti pubblici detentori delle quote. Nelle ultime linee di indirizzo, valevoli per il 2024, assunte dalla Provincia di Brescia si raccomandava tra l’altro, “il monitoraggio del costo del personale attraverso una programazione delle assunzioni calibrata con l’andamento delle commesse (… ) si raccomanda in proposito massima prudenza nella piena attuazione delle previsioni, allo scopo di salvaguardare il pareggio di bilancio”.
Nel 2023 il costo dei 15 dipendenti è stato di circa 900mila euro. Il Cda, rinnovato lo scorso maggio per un periodo di tre anni prevede la conferma dei compensi: per il presidente (attualmente il bresciano Alexander Nisi) 44mila euro; per la vice Elena Bernardini 28mila e per il consigliere Paolo Abruzzi 22mila. Sempre dal Bilancio 2023 si desume che il maggior committente dei servizi di Centropadane è la Provincia di Cremona (1.185.000 euro in fatture emesse; altri 13.500 per fatture da emettere); seguita da Provincia di Brescia (488.450) e poi dai Comuni di Gadesco, Berzo Demo, Unione dei Comuni Oglio – Ciria, comune di Cevo, comune di Pieve d’Olmi.
Giuliana Biagi