Gas, in arrivo le bollette-shock:
+20% di spesa rispetto a un anno fa

Se il mondo produttivo “piange” rispetto all’esorbitante crescita dei costi energetici, con lo spettro di chiusure d’aziende e cassa integrazione, quello delle famiglie sicuramente non ride. In questi giorni i cremonesi – almeno i clienti di A2A, la società storicamente più legata a Cremona essendo subentrata a Lgh e prima ancora ad Aem – stanno ricevendo le bollette del gas metano relative a novembre – dicembre e gli aumenti sono eclatanti.
Come ci scrive un lettore, “rispetto allo scorso anno ho consumato il 7,7% in meno di Smc ma mi viene chiesto di pagare il 20% in più”. E per maggiore chiarezza, fornisce le cifre assolute: 528 metri cubi contro i 572 di un anno fa; ma 681 euro di bolletta contro 565.
Siamo dunque molto lontani da quanto ha dichiarato poco tempo fa il presidente di Arera (l’agenzia di regolazione del mercato energetico) Stefano Besseghini, in merito a un 2025 “un po’ difficile” sul fronte dei rincari con aumenti che potrebbero stare tra il 9 e il 10% per le bollette del gas per la famiglia tipo. Qui siamo addirittura al doppio.
Come affermano da Altroconsumo, “il prezzo del gas è cresciuto a dicembre del 2,5% e l’Autorità per l’energia ha previsto che salirà ancora, insieme a quello dell’elettricità che nel primo trimestre 2025 aumenterà del 18,2%. A pagare le conseguenze dei rincari saranno soprattutto i clienti vulnerabili che sono nel regime tutelato ma anche chi, nel mercato libero, ha stipulato un contratto a prezzo variabile”.
Solo di qualche giorno fa, l’assessore allo Sviluppo economico di regione Lombardia Guido Guidesi si era detto pronto anche a una manifestazione pubblica di protesta nei confronti dei macati argini posti alla speculazione da parte delle autorità europee: “Con una così alta influenza speculativa finanziaria sui prezzi energetici – ha spiegato – l’Italia non è attrattiva per nuovi investimenti e rischia di perdere intere filiere produttive partendo dalla siderurgia. L’Europa deve mettere limiti e regole che consentano alle aziende di poter programmare la loro attività̀ senza essere continuamente aggredite da sovraccosti repentini”.
Allarme sulla sopravvivenza delle aziende del terziario sono giunte anche dal presidente di Confocommercio Cremona Andrea Badioni: “Servono misure strutturali e immediate. Il tetto al prezzo del gas, gli incentivi per l’efficienza energetica e il sostegno diretto alle imprese devono diventare priorità assolute nell’agenda politica. È essenziale inoltre accelerare gli investimenti in energie rinnovabili e diversificare le fonti di approvvigionamento per ridurre la nostra dipendenza dall’estero”.
Giuliana Biagi