Giornata avvocati minacciati:
15esima edizione sulla Bielorussia

Ogni 24 gennaio ricorre la Giornata internazionale degli Avvocati minacciati per ricordare le avvocate e gli avvocati che vengono minacciati, arrestati, incarcerati, perseguiti o addirittura uccisi, in tutte le parti del mondo, per aver esercitato la loro professione. La 15esima edizione è dedicata alla Bielorussia.
La Coalizione per la Giornata Internazionale dell’Avvocato e dell’Avvocata in Pericolo annuncia il focus della 15ª edizione: la drammatica situazione della professione legale in Bielorussia. Questa giornata simbolica, istituita per ricordare il Massacro di Atocha del 1977, si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica globale sulla condizione degli avvocati perseguitati in diversi Paesi. Nel 2025, l’attenzione è rivolta alla Bielorussia, dove il diritto alla difesa e l’indipendenza della professione legale sono sotto attacco sistematico da parte dello Stato.
La situazione generale in Bielorussia:
Dopo le contestate elezioni presidenziali del 2020 e le massicce proteste che ne sono seguite, la Bielorussia è diventata teatro di una repressione senza precedenti. Il governo ha preso di mira avvocati, giornalisti, attivisti per i diritti umani e oppositori politici attraverso:
• Arresti e detenzioni arbitrarie: Migliaia di persone sono state detenute in violazione delle norme internazionali.
• Processi iniqui e torture: Numerosi rapporti documentano l’uso sistematico di torture, trattamenti degradanti e sparizioni forzate.
• Legislazione restrittiva: Recenti modifiche legislative hanno eliminato l’indipendenza degli ordini forensi e ampliato il controllo del Ministero della Giustizia sulla professione legale.
• Attacchi alla libertà di espressione: Avvocati, giudici e attivisti sono stati perseguitati per aver denunciato violazioni dei diritti umani o rappresentato casi politicamente sensibili.
Le leggi sulla sicurezza nazionale, estese in modo vago e arbitrario, sono utilizzate per colpire chiunque critichi il regime o difenda lo Stato di diritto. Inoltre, gli avvocati bielorussi sono sempre più spesso accusati penalmente per la loro attività professionale, costringendoli a operare in un clima di paura e intimidazione.
Focus: le persecuzioni
Gli avvocati bielorussi affrontano una repressione sistematica senza precedenti. Tra le violazioni documentate:
1. Radiazioni e revoche delle licenze: Decine di avvocati sono stati radiati per aver rappresentato oppositori politici o per aver criticato il governo. Tra i casi più noti vi sono:
• Maksim Znak e Maria Kolesnikova, membri del Consiglio di coordinamento dell’opposizione, condannati rispettivamente a 10 e 11 anni di carcere con accuse politicamente motivate.
• Aliaksandr Danilevich, accusato di “sostenere attività estremiste” per aver difeso atleti dissidenti, è stato condannato a 6 anni di carcere.
• Vitaly Braginets, perseguitato per la difesa di attivisti per i diritti umani, è stato condannato a 8 anni di carcere.
2. Procedure disciplinari arbitrarie: Il Ministero della Giustizia controlla il rilascio e la revoca delle licenze, eliminando di fatto qualsiasi indipendenza professionale.
3. Divieto di pratica indipendente: Dal 2021, gli avvocati sono obbligati a operare in uffici di consulenza legale sottoposti al controllo statale, eliminando ogni forma di autonomia.
4. Sorveglianza e intimidazioni: Le autorità monitorano strettamente le attività degli avvocati, che rischiano procedimenti disciplinari o penali anche solo per esprimere opinioni contrarie al governo.
Gli standard internazionali e le gravi violazioni
La situazione bielorussa viola i Principi Fondamentali delle Nazioni Unite sul Ruolo degli Avvocati, che garantiscono:
• La libertà degli avvocati di esercitare la professione senza interferenze;
• La protezione degli avvocati da intimidazioni e minacce;
• L’indipendenza degli ordini forensi;
• Il diritto degli avvocati di esprimersi liberamente e partecipare a dibattiti pubblici.
La Bielorussia è inoltre firmataria del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, che protegge il diritto a un processo equo e alla difesa. Tuttavia, le autorità hanno ignorato ripetutamente questi obblighi, compromettendo i diritti dei cittadini e minando il sistema giudiziario.
Le richieste della coalizione
La Coalizione invita la comunità internazionale e il governo bielorusso a:
1. Garantire che gli avvocati possano esercitare la loro professione senza intimidazioni o interferenze.
2. Liberare immediatamente gli avvocati incarcerati per motivi politici.
3. Ristabilire l’indipendenza degli ordini forensi e porre fine al controllo statale sulle associazioni professionali.
4. Rispettare gli standard internazionali sui diritti umani, compreso il diritto alla difesa e un processo equo.
Il ruolo della comunità internazionale
La Coalizione invita governi, organizzazioni internazionali e associazioni professionali a:
• Denunciare pubblicamente le violazioni in Bielorussia;
• Adottare sanzioni mirate contro i responsabili della repressione;
• Offrire supporto legale e umanitario agli avvocati perseguitati.