Cronaca

Dalle violenze al pentimento: un
padre entra in un centro di cura

L'uomo era accusato di aver maltrattato la moglie e i tre figli. Ha patteggiato, ed ora seguirà un percorso di cura al Centro di ascolto per uomini maltrattanti

Quando, collegato in video, ha ascoltato in sede di incidente probatorio le testimonianze dei suoi tre figli piccoli che lo accusavano di averli maltrattati, si è ravveduto, ha capito di aver sbagliato, di aver usato metodi educativi troppo rigidi e severi, e che doveva cambiare.

Oggi il papà, finito davanti al gup per maltrattamenti nei confronti non solo dei suoi tre figli, ma anche della moglie, ha patteggiato due anni e dieci mesi, pena convertita in lavori di pubblica utilità. Non solo: su sua stessa proposta, seguirà un percorso riabilitativo presso il Centro di ascolto uomini maltrattanti di Castelleone, dove parteciperà a colloqui e incontri che gli permetteranno con il tempo di interrompere la violenza ed aumentare il livello di consapevolezza dei propri comportamenti.

“Non si rendeva conto di sbagliare”, ha spiegato il suo legale, l’avvocato Roberto Carotti, “poi però con il tempo, e soprattutto ascoltando quanto raccontato dai suoi figli, ha capito che doveva cambiare. Ad oggi anche con la moglie non ci sono conflitti“. Grazie alla collaborazione della procura e delle stesse parti offese, la moglie e i figli, rappresentati dall’avvocato Monia Ferrari, è stato possibile accedere ai lavori socialmente utili e al Centro di ascolto uomini maltrattanti.

La denuncia era partita dagli assistenti sociali su segnalazione della moglie. Il marito, geloso e di indole aggressiva, come aveva raccontato la donna, dal 2022 aveva messo in atto in famiglia condotte di violenza verbale e fisica, con insulti, percosse e ingiurie. Sia nei confronti della moglie che dei figli, colpiti con calci, schiaffi, spintoni e tirate di capelli, e ripresi per motivi molti banali con reazioni spropositate ed eccessive ad ogni minima mancanza.

Dalla sua famiglia, l’uomo, nei cui confronti l’anno scorso era stata eseguita dai carabinieri la misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento, è stato lontano quasi un anno. Ora la moglie e i figli, che hanno capito il suo desiderio di cambiare, lo rivogliono a casa con loro.

Sara Pizzorni

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